“ Padre Amorth? Un bravo sacerdote. Il suo più grande merito è l’aver richiamato l’attenzione sulla dannosità dell’azione straordinaria del demonio e su come spesso questa sia sottovalutata da molti uomini di Chiesa”. Lo afferma in questa intervista a Lafedequotidiana il noto esorcista Padre Elia Giacobbe, il quale ha collaborato con Padre Amorth .
Padre Elia, lei ha conosciuto Amorth…
” Vero. Lui ha iniziato la sua attività di esorcista alla Scala Santa di Roma con Padre Candido del quale io ero collaboratore. Tra di noi si è sviluppata una grande relazione di conoscenza e direi stima personale”.
Qual è l’ eredità che lascia Padre Amorth?
“ Ha certamente molti meriti. Il principale, tra i molti, è questo: grazie alla sua popolarità mediatica ha potuto far conoscere al pubblico la gravità dell’ azione straordinaria del demonio, che spesso tanti uomini di Chiesa hanno fatto finta o fingono di ignorare”.
Perché succede questo?
“ Occorre dire che molti uomini di Chiesa sottovalutano il demonio perché presi da una frenesia di buonismo e allora se non è possibile negare Satana, perché sarebbe eretico, allora lo si pone sotto silenzio. Ma parlare soltanto di Satana non è giusto, bisogna poi prenderlo sul serio. Ogni volta che ci allontaniamo dal Vangelo, dai sacramenti e dai sacramentali , facciamo un enorme regalo al nemico”.
Eppure la Chiesa dice di volersi rinnovare..
“ Il cristianesimo non ha bisogno di fughe in avanti, anzi deve difendere il passato e la tradizione. Cristo è sempre quello, attuale e giovane, non muta. Che bisogno ci sta nel voler sempre cambiare? In questo modo rischiamo una crisi di identità quella stessa che Pio XII aveva denunciato, la proclamazione di un Dio indefinito che va oltre le differenze e allora si scivola nel la confusione”.
Chi è stato Padre Amorth?
“ Un bravo sacerdote e un uomo di Dio che, col suo aspetto mediatico ha evidenziato il disinteresse di tanti uomini di Chiesa verso gli effetti del demonio. Ricordo che quando era all Eur, tante persone che ricorrevano a lui si lamentavano perché vescovi e preti locali non li avevano voluti ricevere “.
Bruno Volpe
Parole sante.