“Valori cristiani nello sport professionistico? E’ utopia.” Lo dice in questa intervista uno dei maestri del giornalismo sportivo e soprattutto cattolico: Giampaolo Ormezzano, anche collaboratore di Famiglia Cristiana.
Ormezzano, qualche giorno fa in Vaticano si è tenuto un convegno su fede e sport. Crede che questo matrimonio possa esistere e resistere?
” In via teorica tutto è possibile e ammiro chi ci crede. Io sono scettico. Prendete il calcio professionistico, ad esempio”.
Avanti…
” Ai livelli elevati, è spesso una palestra di controvalori persino in opposizione alla fede cristiana. Che dire, ad esempio, quando celebri campioni, subito un gol, bestemmiano in diretta tv e nessuno interviene a censurare o punire? Si gioca la domenica o il sabato Santo in orari che disturbano le famiglie e la stessa presenza alla Messa, il tutto per esigenze di diritti tv e dunque soldi, molti giocatori si fanno il segno della Croce non per fede, ma per scaramanzia come se il Signore dovesse tifare per quella squadra e punire l’ altra , altri vivono vite sessuali per lo meno disordinate e penso a chi è addirittura ricorso alla maternità surrogata con tanti soldi da spendere. Potrei continuare..”.
Prego.
” Il non rubare viene dimenticato in molte circostanze. I casi di partite combinate e scommesse sono sotto gli occhi di tutti, o parla il fenomeno doping presente anche alle Olimpiadi. E allora davanti a questo quadro mi viene difficile pensare, salvo scivolare nella retorica che vi siano forti nessi tra fede e sport, quello dei professionisti. Ben altra cosa è quello dei dilettanti Inoltre tutta questa fratellanza non ce la vedo, se pensiamo agli incidenti sugli spalti o agli slogan violenti”.
Passiamo a Papa Francesco, che idea ne ha?
” Mi piace. Lo dico da piemontese e dunque campanilista, visto che lui è originario della mia regione. Inoltre il suo cognome mi ricorda il mio primo storico direttore a Tuttosport, Carlin Bergoglio”.
Che cosa apprezza in lui?
” La dote umana e la capacità di comunicazione, anche se penso che abbia davanti a sè un compito non semplice e penso che incontri molte opposizioni dentro e fuori la Chiesa. Non so se ce la farà”.
Bruno Volpe