“Questo Governo non lavora per le famiglie, ma contro. Al referendum ce ne ricorderemo, votando no.” Lo dice in questa intervista Carlo Costalli, presidente del Movimento Cristiano Lavoratori.
Presidente Costalli, il suo Movimento ha manifestato per il no insieme al popolo del Family Day di Gandolfini. Perchè questa contrarietà?
” Siamo contrari per due ordini di motivi: uno di merito, il secondo di metodo”.
Cominciamo dal merito…
” Ci troviamo davanti ad una riforma mal fatta, pasticciata, scritta in modo pessimo che non risolverà i problemi ed anzi li aggraverà. Questa riforma, inoltre, penalizza pesantemente le autonomia locali a tutto vantaggio del centro che di fatto deciderà tutto o quasi. Mi sembra la spia di una svolta o deriva autoritaria tipica di un uomo solo al comando. Con questa riforma, il voto popolare conterà sempre di meno. Non è affatto vero che si risparmia. Per farlo sarebbe bastato non dare il bonus da 500 euro per il cinema. Al contrario, questa è una riforma che piace ai poteri forti, alla grande finanza e in generale a quelle stratificazioni sociali lontane dal popolo . La trovo in linea con quell’ orientamento non democratico per il quale ormai in Italia si volta sempre di meno per scegliere i rappresentanti del popolo. Penso che i corpi intermedi saranno pesantemente penalizzati”.
Veniamo al metodo…
” Anche nel metodo si ha il riscontro della opzione antidemocratica. Una legge costituzionale deve essere fatta con il generale consenso e con un ampio accordo parlamentare e soprattutto con un articolato dibattito. Qui, invece, ha agito il governo che infatti si sta spendendo nella campagna elettorale. E’ sconcertante che nella sostanza una riforma elettorale sia sponsorizzata dal governo e non dal parlamento. Politicamente, sia ben chiaro, il governo ha violentato e minacciato il parlamento. Le riforme si fanno con ampio respiro”.
Il popolo del Family Day scrisse, rivolto a Renzi ” ci ricorderemo”, con riferimento al referendum. Anche voi vi ricorderete?
“Certamente. Questo governo non lavora per la famiglie, ma contro. Basta citare la legge sulle unioni civili e forse ne verranno dello stesso tenore. Pensiamo a quella cosa insensata che è la legge sulla omofobia, un provvedimento che giace in senato, quello stesso organo che il governo vuole taroccare con questa riforma. Voteremo no”.
Bruno Volpe