È fallita in Belgio l’iniziativa laicista dell’educazione alla “filosofia e alla cittadinanza” in sostituzione dell’insegnamento della religione cattolica. Solo l’otto per cento degli studenti, infatti, ha sostituito una delle due ore settimanali dedicate all’insegnamento della religione con la nuova disciplina.
L’iniziativa del governo era stata accompagnata da una grande campagna di sostegno da parte delle associazioni laiciste. La Chiesa cattolica e le altre comunità religiose, nel frattempo, avevano invitato i genitori chiesto alla responsabilità di offrire una buona educazione religiosa ai loro figli.
Secondo il vescovo Guy Harpigny, vescovo di Tournai e responsabile per il contenuto dei corsi cattolici, la seconda ora di religione, che affronta la storia di tutte le religioni (a differenza della prima ora che è confessionale) aiuta “ad abbattere i discorsi radicali, accompagna gli studenti attivamente aperta alla dimensione spirituale della vita e del lavoro e favorisce l’incontro con l’altro”.
Matteo Orlando