“Per ritrovare e capire se stesso, l’uomo ha bisogno di fare riferimento al Mistero del Natale”. È quanto afferma il vescovo di Verona, monsignor Giuseppe Zenti, nel messaggio alla diocesi in occasione delle festività natalizie.
“Il Natale non è un mito. È un fatto storico che – spiega il vescovo – interessa l’esistenza di ogni uomo che sia intenzionato a capire la propria identità e a riconoscere le radici della propria dignità”. Il Natale, prosegue Zenti, “non può che essere assolutamente caro ad ogni persona umana chiamata a scoprire proprio dentro di sé le radici profonde della propria religiosità come inclinazione naturale; e a rendersi conto che ogni forma, teorica o pratica, di ateismo è una forzatura al proprio essere uomo”.
“Perché allora tanta allergia e opposizione a Gesù anche oggi, come quando è venuto alla luce nella grotta di Betlemme?”, si chiede il vescovo, per il quale “la storia documenta che chi caccia Dio dalla società non tarda a scacciare dal proprio cuore gli uomini”.
“È questo – osserva Zenti – il grande dramma dell’umanità di oggi: rifiuta Dio e perde il senso e il valore dell’essere umano, riducendolo ad un oggetto di consumismo”. “Togli Dio e l’uomo va alla deriva; inesorabilmente uno diventa lupo e avvoltoio per l’altro”, aggiunge, assicurando che “la più sicura difesa dell’uomo e della sua dignità è Gesù Cristo” perché “è il fondamento della vera solidarietà umana”.