“La madre è colei che partorisce e questo è un diritto fondamentale, inalienabile, per l’ordinamento italiano e per gran parte dei Paesi democratici occidentali. E poi, occorre anche chiedersi, senza ipocrisie: ma è davvero interesse del minore quello di avere due papà?”, dichiara Alberto Gambino, prorettore dell’Università Europea di Roma e presidente di Scienza & Vita, commentando la decisione del tribunale di Milano che ha consentito la trascrizione di un certificato di nascita di due gemelli per due genitori dello stesso sesso nati da un contratto di utero in affitto.
Una sentenza che, spiega Gambino, rappresenta “uno scenario che deve far riflettere sul progressivo scivolamento verso un sistema dove le leggi non sono più una prerogativa esclusiva del solo Parlamento, ma anche di una certa giurisprudenza creativa, in palese contrasto con le disposizioni della Carta costituzionale”.
Per fermare la pratica della maternità surrogata, avversata a parole ma tollerata, secondo il presidente di Scienza & Vita occorre “rafforzare la portata del divieto previsto dalla legge 40, che tuttavia non consente di perseguire il reato commesso da un italiano all’estero, come invece avviene per altre vicende, come la prostituzione minorile. E lo sfruttamento di donne indigenti, costrette di fatto a portare in grembo un bambino che poi verrà loro tolto – conclude Gambino – è altrettanto grave”.