Ha percorso sul trattore, nella neve e nel gelo, i 25 km che separano Santeramo da Acquaviva per essere puntuale al posto di lavoro, all’ospedale Miulli e far partorire una donna. E’ la bella storia di Rosa Maiullari, ostetrica al Miulli di Acquavica, ente ecclesiastico. Lei, come dicevamo, è ostetrica, cattolica ed obiettrice di coscienza. Riassumiamo la sua avventura. La Murgia barese è sferzata dalla emergenza neve che ha paralizzato ed isolato tanti centri, le vie impraticabili sia alle auto che ai mezzi pubblici e non ci si può muovere. La dottoressa Maiullari deve prendere però servizio al reparto di ostretricia del Miulli già in emergenza per la influenza e la neve che ha decimato il personale. Inoltre, sa bene che a breve una donna avrebbe potuto partorire ed infatti così è stato. E che cosa ti fa la dottoressa? Obbliga suo marito a cacciare fuori dal garage dell’ azienda agricola di famiglia un trattore Lamborghini e a bordo del mezzo, sfidando la neve, arriva in ospedale tra la incredulità generale. In tempi di assenteismo, malasanità e scelte anti vita, questa storia è da incorniciare. Abbiamo intervistato la dottoressa Maiullari.
Dottoressa, come le è saltato in mente di utilizzare un trattore per andare al lavoro in Ospedale?
” Non vi erano alternative e allora ha costretto mio marito a mettere fuori il mezzo dell’ azienda agricola di famiglia. Così ho potuto prendere servizio in corsia”.
Poteva assentarsi, era pur sempre giustificata…
” Alt. Lo so, ma noi operatori della sanità, per primi, dobbiamo dare buoni esempi e vivere nella responsabilità. Non mi sento una eroina, ma soltanto una professionista pagata che ha fatto il suo dovere. Ci sta certamente chi trova ogni scusa per assentarsi in modo anche ingiustificato, e non manda messaggi incoraggianti o decorosi. La mia idea è che in tutti i settori occorre senso del dovere, rispetto della professionalità e amore. Inoltre, cosa per me molto importante e direi basilare, stava per nascere una vita”.
Poi è venuta al mondo?
” Sì, una bambina dal nome Giorgia. Io sono credente, cattolica, apprezzo sempre la vita che nasce e va incoraggiata”.
Da ostetrica che sfida la neve per far nascere una creatura che cosa pensa di chi abortisce?
” Io sono obiettore di coscienza e giudico l aborto una sconfitta e un delitto in senso canonico , un peccato molto grave. Ovviamente non esprimo valutazione o giudizi sulle singole persone e comprendo il dramma umano che vivono le donne quando abortiscono, ma da credente dico che non siamo padroni della vita che è un dono ,va sempre incoraggiata e difesa in ogni stato e grado e i medici hanno il dovere di fare di tutto per salvarla e non per finirla. A volte vedo donne che si disperano perchè non possono avere figli o lo hanno perduto ed altre che pur avendolo se ne liberano abortendo o lo giudicano un peso “.
Devota a qualche santo?
” Al Sacro Cuore di Gesù e in tante circostanze vedo il suo volto che mi guarda, specie davanti ad una vita nascente. Lo sa che mia mamma mi predisse che sarei diventata ostetrica? Le riassumo i miei punti fermi: senso del dovere e rispetto assoluto per la vita”.
Bruno Volpe