Sono 112 i crocifissi in legno che il personale non docente sta appendendo nelle aule scolastiche dell’Istituto alberghiero “Pietro Piazza” che a Palermo accoglie 2.800 alunni circa. A riuscire in questa “impresa” in contro tendenza è il docente di religione cattolica e diacono permanente, Vittorio Salmeri.
A darne notizia è l’Ucsi di Palermo. “Solo adesso, finalmente – grazie alla collaborazione intelligente del preside e del Consiglio d’istituto – racconta Salmeri – siamo riusciti a rimettere al loro posto quei crocifissi che dagli anni sessanta in poi, piano piano, sono stati silenziosamente tolti, in nome del progresso e di una errata concezione di laicità”.
Già nel 2006, a proposito dell’esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche il parere del Consiglio di Stato era stato favorevole perché esso non discrimina “coloro che non si avvalevano dell’insegnamento della religione cattolica”, presenta “una valenza formativa” e “deve essere inteso, anzi, come uno dei simboli dei principi di libertà, eguaglianza e tolleranza e infine della stessa laicità dello Stato, fondanti la nostra convivenza e ormai acquisiti al patrimonio giuridico, sociale e culturale d’Italia”.
Salmeri insegna religione cattolica e precisa che ad avvalersi di questo insegnamento è “un’altissima percentuale degli alunni di questo Istituto”, tra cui molti “lontani” e che “non frequentano le chiese, sino a giungere al paradosso di avere alunni musulmani che prendono appunti”. (SIR)
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