James Joseph Harbaugh, detto Jim, ex giocatore di football americano, ora allenatore dei Michigan Wolverines (NCAA) ha incontrato durante un’udienza generale Papa Francesco e del suo incontro in Vaticano ha parlato sua mass media americani. “Mia moglie Sarah”, racconta “non riusciva a respirare per l’emozione”.
“Non ci sono parole per descrivere la bellezza interiore che brilla attraverso gli occhi del Santo Padre. Nei suoi occhi puoi notare anche l’amarezza per le tante ingiustizie del mondo, la povertà e le guerre”. “Per favore pregate per me”, ha detto il Santo Padre ai due coniugi statunitensi e oggi Harbaugh dichiara di “pregare per lui tutti i giorni”.
L’allenatore ha donato a Papa Francesco un casco della squadra e un paio di scarpe sportive in una scatola. Il casco aveva un adesivo giallo speciale con il numero 266, “perché lui è il 266 ° papa”, ha spiegato Harbaugh. “Il volto del Santo Padre è bello, come lo è il suo sorriso. Il modo in cui parla è pacifico, dona calma. Mi è sembrato un’anticipazione di quello che sarà l’incontro con Nostro Signore Gesù Cristo”.
Mentre Harbaugh e sua moglie erano seduti vicino al Papa, il resto dei giocatori della Wolverines sedeva su sedie di plastica a circa 60 metri di distanza. “È stato incredibile”, ha spiegato il giocatore Joe Beneducci, che è cattolico, “vedere la guida umana della mia religione. È veramente illuminante e spirituale”. Dopo l’udienza la maggior parte dei giocatori ha visitato anche il Museo Vaticano e la Cappella Sistina.
Un’esperienza nell’esperienza per Harbaugh è stata offerta dalla possibilità di battezzare il figlio John Paul presso la Chiesa di Sant’Anna in Vaticano, la stessa Chiesa dove la figlia Addie, di 8 anni, ha ricevuto la sua prima comunione. “Per me è stata un’esperienza incredibile”, spiega Harbaugh. “Riuscire a coniugare tutte e tre le priorità nella mia vita, fede, famiglia e football, è stato incredibile. È stata la settimana migliore della mia vita”.
Matteo Orlando