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A Melito, in provincia di Napoli, il Popolo della Famiglia è alleato con Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista, il movimento di D’Alema e Bersani. Emblematica l’inaugurazione della campagna elettorale di Pietro D’Angelo, che corre per la carica di sindaco: hanno partecipato Marcello Taglialatela, deputato, ex missino e storico esponente del centrodestra campano; Michela Rostan, deputata eletta con il  Partito Democratico e recentemente passata con Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista; Nino Simeone, consigliere comunale napoletano eletto in una lista a sostegno di Luigi De Magistris; Giuseppe Focone, del coordinamento del partito anti unioni civili ed anti utero in affitto di cui è leader Mario Adinolfi, il Popolo della Famiglia.

Cosa abbiano in comune le predette personalità politiche risulta difficile da dirsi; di certo, stavolta sono insieme per provare a far conquistare un posto al sole ai propri candidati consiglieri di riferimento, con tanti saluti alla coerenza.

Il grande avversario di D’Angelo sarà Antonio Amente, storico sindaco della città per il centrodestra, folgorato sulla via di Damasco del centrosinistra nel 2015, quando è stato candidato alla Regione in appoggio al governatore De Luca, correndo nella lista di ex cosentiniani “Campania in Rete”. Amente avrà dalla sua parte Melito Democratica, movimento “scissionista” del Pd, che solo all’ultimo momento non gli ha concesso il sindaco, candidando l’ex sindaco e segretario provinciale del partito Venanzio Carpentieri, contro la volontà della sezione locale.

 

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