I membri della Presidenza della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (CNBB), hanno pubblicato la mattina di Venerdì 19 maggio una nota ufficiale con il titolo “Per l’etica in politica” in cui si afferma che la Conferenza è “unita ai vescovi e le comunità in tutto il paese” e segue “con stupore e indignazione” le gravi denunce di corruzione politica accolte dalla Corte Suprema.
Nella nota, i vescovi affermano che “tali accuse richiedono un’indagine rigorosa, nell’obbedienza sempre delle garanzie costituzionali. Accertati i fatti, gli autori degli atti illeciti devono essere ritenuti responsabili. La vigilanza e la partecipazione politica delle nostre comunità, movimenti sociali e la società nel suo insieme, possono contribuire notevolmente a chiarire i fatti e nella difesa dell’etica, della giustizia e del bene comune”.
“Inoltre, è necessario che le soluzioni alla crisi attuale devono rispettare e rafforzare lo Stato di diritto democratico. Chiediamo le nostre comunità di partecipare responsabilmente e pacificamente nella vita politica, contribuendo al raggiungimento della giustizia e della pace e pregare per il Brasile”, concludono i membri della Presidenza.
Il Brasile vive un momento molto delicato dopo che la stampa nazionale ha pubblicato la registrazione del colloquio dello scorso 7 marzo tra il Presidente Michel Temer e l’imprenditore Joesley Batista che ha sollevato lo scandalo sul pagamento di una tangente all’ex presidente della camera dei deputati, Eduardo Cunha. L’ombra della corruzione ha sollevato un’ondata di protesta in diverse città del Paese: da San Paolo a Brasilia, Recife e Rio de Janeiro. Migliaia di persone hanno chiesto le dimissioni del capo dello Stato. (Agenzia Fides)