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“Selvaggia Lucarelli studi la storia della Chiesa e di San Gennaro prima di fare certe affermazioni. Rispetti la libera scelta di Di Maio.” Don Maurizio Patriciello, il coraggioso parroco campano, ” bacchetta” la nota blogger e giornalista  Selvaggia Lucarelli e difende, in questa occasione, il leader del Movimento Cinque Stelle Di Maio. La Fede Quotidiana lo ha intervistato.

Don Patriciello, Selvaggia Lucarelli ha detto che la liquefazione del sangue di San Gennaro è un imbroglio che fa parte di quello più generale della Chiesa..

” Questa donna evidentemente non sa quello che dice e allora studi la storia della Chiesa e quella di San Gennaro prima di fare certe affermazioni”.

La Lucarelli parla di imbroglio…

” Credo che alla base di queste valutazioni avventurose ci siano l’ arroganza  e la supponenza di certi non credenti o intellettuali da salotto, ovviamente non tutti. Esistono anche quelli che sanno ragionare. Fa parte di quella deplorevole tendenza a disprezzare  la religiosità popolare e la fede dei semplici che al contrario sono  molto importanti  . Non è una novità. Lo ha detto il Signore che saremo perseguitati e disprezzati a causa sua”.

Torniamo all’imbroglio…

” Parlare di imbroglio è, come dicevo, sia sbagliato, sia superficiale. Intanto la Chiesa non obbliga i fedeli a credere a questi eventi. In quanto poi alla liquefazione del sangue, la signora Lucarelli farebbe bene a documentarsi. A volte è accaduto che il sangue non si sia liquefatto e in altre circostanze,  la liquefazione è avvenuta  già in cassaforte , prima che il cardinale lo mostrasse ai fedeli. Ci sono secoli di  testimonianze che parlano. Certamente, se in futuro la scienza dimostrerà con evidenza che questa liquefazione ha un’altra spiegazione, ne prenderemo atto. La mia idea è che valutazioni come quella della Lucarelli dipendono da pregiudizio ideologico e disinformazione”.

La blogger ha  criticato il leader dei Cinque Stelle Di Maio che ha venerato l’ampolla col bacio…

” Lei dovrebbe aver rispetto della religiosità della gente, incluso Di Maio. Che male ci sta? Nessuno ha obbligato il politico a quel gesto, se lo ha fatto, è stato di sua libera iniziativa. Bisogna essere tolleranti, come nessuno si azzarda a criticare chi non crede. Certe sortite non mi sorprendono. Penso al caso del recente documento pubblicato da Fittipaldi sul caso Orlandi”.

Cioè?

“Fittipaldi stesso ha scritto che potrebbe trattarsi  di un falso, come sembra essere abbastanza nettamente, E allora se anche lui ipotizza la  falsità, che senso aveva pubblicare? Il giornalista non ha colpito o ferito la Chiesa che ha le spalle larghe, ma  proprio la famiglia Orlandi alla quale ha rinnovato dolore e  alla quale ha dato false e illusorie aspettative. Certe sortite a volte sembrano obbedire ad una logica pubblicitaria magari per spingere libri. Colpire la Chiesa non costa  per la sua tradizionale mitezza, non si rischia nulla “.

Bruno Volpe

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