“Purtroppo devo denunciare una persecuzione contro di me e contro tutti quelli che, come me, non si allineano alla “dittatura del relativismo”, che sembra il pensiero dominante, non solo in politica, ma anche in teologia.Padre Cavalcoli la pensa diversamente? Lo rispetto, ma me ne farò una ragione, anche se cambia spesso idea”: lo dice in questa intervista che ci ha rilasciato il noto teologo professor don Antonio Livi, che torna sulla correzione filiale.
Professor Livi, Padre Giovanni Cavalcoli, in una recente intervista, sostiene di non capire la vostra correzione filiale, che ritiene un pugno nello stomaco al Papa. Che ne pensa?
“Padre Cavalcoli è un dotto teologo domenicano, lo rispetto. Ognuno ha le sue idee ed è libero di professarle. Non intendo polemizzare un’altra volta con lui, visto anche il suo diverso comportamento a seconda delle circostanze. Nei miei confronti cambia spesso idea. Me ne farò una ragione. In ogni caso la “”correzione filiale”, che io ho sottoscritto assieme ad altri sessantuno teologi, non è un pugno nello stomaco del Papa, ma addirittura un servizio filiale al Santo Padre, perché confermi la fede dei suoi figli invece di indurli in confusione riguardo alla validità della dottrina sui Comandamenti e sui Sacramenti. Coloro che si sono rivolti rispettosamente al Papa con questa intenzione non hanno commesso una colpa nei riguardi della Chiesa, ma anzi hanno compiuto un obbligo di coscienza”.
Perchè?
“Aiutare chi governa a parlare e agire con chiarezza evangelica è un’espressa esigenza comunitaria Lo dice e lo esige il Vangelo, sia quando comanda di esercitare correzione fraterna, sia quando pone come esempio la correzione che san Paolo fece al primo Papa, san Pietro, che aveva avuto un comportamento ambiguo rispetto all’universalità della redenzione operata da Cristo. La Chiesa insegna da sempre che è un’opera di misericordia correggere chi è in errore, sia quando si tratta di errori dottrinali, sia quando si tratta di errori pastorali”.
Intanto non le è stato consentito recentemente di tenere una conferenza già programmata a Modena..
” Purtroppo devo denunciare una persecuzione contro di me e contro tutti quelli che come me non si allineano alla “dittatura del relativismo”, che sembra il pensiero dominante, non solo in politica ma anche in teologia.In una parrocchia di Modena mi avevano invitato a parlare dei problemi pastorali derivanti dall’ideologia del relativismo, ma ho dovuto cancellare la conferenza su ordine del Vescovo”.
Amoris Laetitia è eretica?
“La “Correctio filialis” non lo dice, e io non l’ho mia detto. Anzi, ho polemizzato con chi parla della possibilità di un Papa eretico. In sè stessa, la “Amoris laetitia” è un importante documento post-sinodale che non contiene affermazioni formalmente eretiche, però dà luogo ad interpretazioni e prassi che sono indubbiamente eretiche. Tutto sommato, Cavalcoli dice la stessa cosa, non differisce nella sostanza. Il problema vero sono i collaboratori del Papa, l’ obiettivo delle critiche mie e di Cavalcoli è questo. Gli fanno scrivere e dire cose che si rivelano poi eretiche e lui il Papa non chiarisce, non corregge e non smentisce.”
Qual è la sua censura su Amoris Laetitia?
“Per tutto quello che ho detto finora, la correzione filiale non va assolutamente considerata un atto di ostilità al Papa, anzi è davvero un atto di amore per la Chiesa di Cristo, nella quale il Papa, chiunque egli sia, è il Vicario di Cristo e ha l’autorità di magistero e di governo che gli ha concesso Cristo. Come le dicevo, però, il Pontefice è circondato da pessimi collaboratori che sono chiaramente eretici. Con quella Correzione filiale abbiamo semplicemente voluto invitare il Papa a parlare finalmente con la necessaria chiarezza, a non creare altra confusione. Amoris Laetitia, purtroppo, è un documento volutamente ambiguo perché va in senso opposto al Magistero di Giovanni Paolo II, alla dottrina contenuta nel Catechismo e soprattutto al dogma cattolico. L’effetto negativo di questa apparente negazione del dogma sui sacramenti (Battesimo, Matrimonio, Penitenza, Eucaristia) lo riscontriamo nelle conseguenze pratiche”.
Chiesa in confusione?
“Lo ho detto e scritto varie volte, anche nel mio blog (Fidesetratio.it). Per quello che si constata vedendo le differenti posizioni delle conferenze episcopalidel mondo cattolico, è certamente una Chiesa in piena confusione e allo sbando. Denuncio queste cose per il bene della Chiesa (cioè per la fede di ciascun cattolico) e non per criticare nessuno. Siamo in preda anche ad una deriva luterana”.
Che cosa pensa il professor Livi quando vede Lutero nel foglietto della messa, in Vaticano e sente affermazioni come la Riforma che sarebbe opera dello Spirito Santo?
” Una enorme sciocchezza che però è anche una offesa gravissima allo Spirito Santo, insomma una bestemmia. Lutero è un eretico e non è possibile demolire quello che ha detto il Concilio di Trento. In quanto alle ripetute esaltazioni della figurastorica di Lutero, esse sono un insulto alla fede cattolica. Ma questo fa parte degli errori pastorali, cioè pratici, di un Papa molto mal consigliato. Jorge Mario Bergoglio è vittima di molti cattivi consiglieri, perché è stato sempre troppo sensibile agli slogan della teologia della liberazione e non ha mai avuto molta stima della teologia dogmatica e delle sue premesse logiche e metafisiche”.
Bruno Volpe
Condivido il pensiero di Monsignor Livi, ma vorrei aggiungere un’ulteriore domanda, se mi è consentito.
Il Papa è stato mal consigliato anche quando ha fatto pubblicare la sua correzione fraterna al Cardinale Sarah sulla nbquotidiana?
Io no penso che il Santo Padre non sia in grado discernere…
[…] Monsignor Antonio Livi: “Nella Chiesa in atto una persecuzione contro chi si oppone al relativismo… […]
Il Papa mal consigliato. Ma il Papa non sa pensare? Non é capace di farsi consigliare da altri? Questo si asomiglia a ció che dicevano i giansenisti cuando non acettavano quello che insegnaba il Papa: Apelavano al Papa meglio informato. Allora i papa non sono capaci di giudicare né discernere. Allora el Papa non é competente?
“Il papa è mal consigliato”, lo dicevano anche di Paolo VI. Ma uno si circonda di persone che, solitamente, sono affini ai suoi pensieri e alle sue idee. Se non fosse così, i cattivi consigli sarebbero immediatamente rigettati. “Il papa è mal consigliato” è una buona soluzione per non farsi vedere “contro” il papa ma, al contempo, non fa luce fino in fondo su CHI realmente sta portando la Chiesa allo sfascio. E fintanto che non si parla chiaramente non si trova certamente la medicina migliore. Si gira attorno al problema, non lo si risolve.
Condivido il pensiero di Monsignor Livi
Monsignor Livi esprime perplessità che andrebbero dissolte