Ci sono vari tipi di predicatori, cercherò di fare un riassunto delle tipologie con qualche osservazione spero non troppo irriverente.
Quelli che spiegano le letture punto per punto. Ora, anche se questa sembra una soluzione ideale è in realtà poco praticabile se si tiene conto delle persone concrete che siedono davanti al predicatore, gente spesso con una soglia di attenzione di pochi minuti. Da un articolo di Manolo De Agostini trovato in giro per la rete leggo: “La nostra soglia di attenzione è minore di quella di un pesce rosso. Colpa della tecnologia, o meglio del costante flusso d’informazioni che arriva da Twitter, Facebook e siti web. Tante, troppe notizie: cerchiamo di leggerle tutte e di conseguenza la soglia di attenzione, la capacità di concentrarsi su una singola cosa, si abbassa. A darci la triste notizia è Microsoft. L’azienda ha intervistato duemila persone e si è anche avvalsa di uno studio condotto su un altro campione di 112 persone – con tanto di monitoraggio dell’attività cerebrale tramite elettroencefalogramma”. Sarà vero o no? Certo almeno, osservando un poco in giro e anche noi stessi, sembra perlomeno verosimile.
Quelli che se la prendono con l’universo mondo tranne che con se stessi. Ci sono alcuni che approfittano delle omelie per sfogarsi di ogni loro paturnia, prendendosela con i giovani d’oggi e via dicendo. Ora, è bene che si dica sempre verità senza paura ma si cominci sempre da noi stessi, cioè non si rischi mai di trasformare la morale in moralismo.
Quelli che finito il tempo in cui parlavamo in latino, ora parlano in greco. Sono quelli che infarciscono le omelie di termini tipo “parresia, paraclito, agape, agiografia, anafora, amamnesi” e via dicendo. Sarà proprio necessario?
Quelli che sanno cogliere due o tre spunti e li offrono alle persone presenti con semplicità e profondità per la loro meditazioni. Ecco, basta pure un pensiero ma che tutti possono ricordare, espresso nel tempo più breve possibile. Si ricordi che il predicatore non è il protagonista della Messa, ma un tramite.
Aurelio Porfiri