Il portale cattolico francese Riposte Catholique ha denunciato la pubblicazione di un articolo pro-LGBT sul quotidiano ufficiale dell’Arcidiocesi di Poitiers, guidata dal vescovo monsignor Pascal Jean Marcel Wintzer. Nell’articolo si leggono paragrafi come il seguente: “Sfortunatamente, non è stata la Chiesa ad aiutarci perché le loro posizioni, specialmente al momento della legge sul matrimonio per tutti (quindi anche quello omosessuale, ndr.), ci hanno disgustato. La società aveva fatto molta strada e ancora una volta, molti cristiani sono rimasti fuori da questa evoluzione. È difficile sentirsi a proprio agio in una chiesa che non riconosce una parte dei suoi membri. Andrà così lontano da riconoscere i suoi errori passati?”.
Per Riposte Catholique, “è inaccettabile leggere questo articolo su un giornale ufficiale cattolico” e sottolinea l’evidente secolarizzazione dell’Arcidiocesi di Poitiers, che conduce a una concezione umanista della Chiesa che adora un dio impersonale e lo relativizza in una religione senza requisiti, quindi senza peccato. L’arcidiocesi di Poitiers subisce l’eredità dell’arcivescovo Joseph Rozier, famoso anche per le sue posizioni pacifiste, la comprensione tra le religioni e la sua critica al Front nazional e la Guerra del Golfo.
Gli ultimi arcivescovi hanno seguito la stessa politica. L’arcidiocesi adesso non ha quasi nessun seminarista. Gli ultimi ragazzi che hanno compreso la loro vocazione hanno preferito andare in un altro luogo per ricevere una formazione migliore e più in linea con la fede della Chiesa.
L’Arcidiocesi di Poitiers, nonostante l’8 dicembre 2002, in seguito alla riorganizzazione delle circoscrizioni ecclesiastiche francesi, è stata elevata al rango di arcidiocesi metropolitana, registra una diminuzione continua del numero di sacerdoti, passati dai 792 del 1950 ai 223 del 2013.