“La Corte inglese ha violato i diritti umani, la sentenza è disumana ed anche involontariamente grottesca.”Lo afferma, intervenendo sul caso di Alfie, in questa intervista che ci ha rilasciato, il dottor Alfredo Mantovano, Magistrato alla Corte di Appello di Roma e Vice Presidente del Centro Studi Rosario Livatino.
Dottor Mantovano, quale è il suo parere sulla decisione presa dai giudici inglesi nel caso del piccolo Alfie?
“I giudici inglesi hanno violato i diritti umani e la sentenza, oltre che sbagliata in diritto, è anche involontariamente grottesca. Lo è quando si legge che il trasferimento in Italia è negato perchè potrebbe nuocere alla salute del minore, poi però destinato alla morte in una clinica britannica, cosa del tutto comica, se non fosse tragica. Inoltre, questo è successo mentre in Inghilterra si festeggiava la nascita dell’ erede al Trono. Celebravano un bambino famoso in arrivo, sentenziando di morte Alfie”.
Giuridicamente che cosa non va nella sentenza?
“Lascio da parte il lato confessionale. Penso che in via tecnica, i giudici siano partiti dal concetto errato di accanimento terapeutico o cure sproporzionate, non era il caso. Inoltre, violando tutta la tradizione giuridica inglese, i giudici hanno affermato che i genitori non hanno titolo a decidere sulla salute del figlio, ma lo ha Stato al quale va dunque potere di vita o di morte. Si parla di supremo interesse del minore, che di fatto ne è la soppressione. E allora che razza di interesse è? La valuto una pronuncia sbagliata, illogica, contraddittoria e sicuramente disumana”.
L’ Italia ha dato la cittadinanza al bambino…
“Bisogna andarne orgogliosi, senza che nessuno ne tragga propaganda politica o tornaconto. Tuttavia l’ Italia ha dato prova di civiltà e dignità, anche se..”.
Anche se?
” Da un punto di vista tecnico giuridico la cittadinanza non cambiava la sostanza. Il bambino e i genitori, infatti, appartenevano al Regno Unito che è ancora nella Unione Europea. In essa vi è libertà di circolazione per tutti i membri e vale il principio, anche questo violato dai giudici, di libero spostamento per trattamenti sanitari. E’ stato un arbitrio negarlo cioè andare contro la spontanea e libera volontà dei genitori. La scelta italiana, molto apprezzabile, ha più valore politico e diplomatico, che giuridico”.
Se un cittadino con nazionalità italiana come Alfie viene ucciso all’ estero, vittima di un delitto, che cosa accade in Italia?
“A rigore di codice, la Procura della Repubblia di Roma dovrebbe aprire un fascicolo di reato, questo il mio parere, ed io da Magistrato farei questo. Ma ormai anche da noi tale argomento, è molto opinabile, basti vedere il caso Englaro molto simile. Lei era cittadina italiana e l’ evento è accaduto sul nostro territorio, non in Inghilterra”.
Bruno Volpe
Voglio ricordare al Sig.Mantovano Alfredo che,lo scoppio della Grande Guerra(Prima Guerra Mondiale) viene fatto storicamente risalire al 28 luglio 1914, giorno in cui l’impero austro-ungarico dichiara guerra al Regno di Serbia a seguito dell’assassinio dell’Arciduca Ferdinando d’Asburgo-Este, erede al trono d’Austria, caduto insieme alla moglie Sofia per mano dello studente Gavrilo Princip. L’evento, meglio conosciuto come Attentato di Sarajevo, divenne un vero e proprio casus belli per Vienna e diede formalmente inizio al primo grande conflitto mondiale.
Dunque? Vogliamo rispettare la ‘Sovranità che gli Stati’ esercitano sui loro cittadini? ,oppure vogliamo abolire tutto facendo finta che le leggi internazionali ,a riguardo della SOVRANITA DI STATO SUI PROPRI CITTADINI non esista? Voglio domandare anche a riguardo il caso Austria-Italia e altoatesini non è la stessa cosa?
http://www.lastampa.it/2018/04/18/esteri/laustria-apre-i-consolati-allestero-agli-altoatesini-siamo-i-loro-tutori-UYNKODZkLmhPJWosl5SyHL/pagina.html
…e non si dica che non c’entra niente,con quello a cui faccio riferimento.
Riguardo alla civiltà dell’Inghilterra,basta guadare,a quando alle donne e stata data facoltà di voto,…..e non dico altro!