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“ Il risultato della preghiera per i cristiani nel Medio Oriente? Che Putin salvi Assad , come per ora ha fatto”. Lo dice il padre domenicano Gerardo Cioffari, direttore del Centro Studi Nicolaiano a, commentando la giornata di preghiera per la pace in medio Oriente e i cristiani perseguitati tenuta a Bari da Papa Francesco  con i patriarchi. E aggiunge : “Per Bari e la Basilica certamente questo è stato l’evento storico più significativo  dal Medio Evo”.

Padre Cioffari, a Bari si è pregato per la pace nel Medio Oriente e i cristiani perseguitati. Un bilancio?

“Da un punto di vista strettamente storico  è stato l’ evento più significativo per Bari e la Basilica dal Medio Evo. Ovviamente in  ambito religioso. Ricordo che alla Basilica hanno fatto visita complessivamente quattro pontefici ed un antipapa, Anacleto II nel 1131”.

Il risultato della preghiera?

“So che forse affermo cose  poco gradite  da un punto di vista mediatico o politicamente scorrette. Per me il vero risultato è che Putin salvi sempre Assad come per ora ha fatto. E’ la sola garanzia di sicurezza per i cristiani in quella parte del mondo. Purtroppo nella informazione e nel modo di pensare esiste un filoamericanismo diffuso che porta a pensare in senso contrario. In quanto alla preghiera, da credente, nutro speranza,  è sempre importante, specie quella di intercessione, ma seguendo la ragione sono scettico, perchè Dio ha lasciato l’ uomo libero di fare il bene o il  male, anche di uccidere. Sin qui non abbiamo visto grandi risultati. Inoltre e non è di poco conto, ci sta il problema islamico”.

Cioè?

“L’islam, penso all’Europa, poco alla volta si espande, anche nel nostro continente. Permettere, come sta accadendo qui, che loro vestano in quel modo nelle strade o di esercitare all’aperto e  in luogo pubblico il culto è un errore grave ed anche violenza, una aggressione nei nostri riguardi, verso i valori dell’Occidente cristiano”.

Però esiste la libertà di culto…

“ Nessuno la mette in discussione. Ma nei luoghi a questo deputati e non per la pubblica strada come sta avvenendo, dove ci sta un vuoto culturale e religioso, questo è riempito. A mio avviso continuando in  tale maniera, il pericolo per i cristiani non sarà solo nel Medio Oriente, ma anche in Europa. I Paesi dell’Est, come Polonia ed Ungheria, tanto criticati, hanno ragione a prendere quella posizione, sono i soli in Europa ad aver mantenuto,  in tutto, la fede cattolica. Io non ho nulla contro l’ islam religione, ma se questi amici vogliono stare da noi, si adeguino alla nostra realtà, alle nostre abitudini e tradizioni ed invece  nel vestire e pregare in pubblico fanno dell’ esibizionismo senza giustificazione. Nel nome di un falso dialogo e della tolleranza, non possiamo giustificare tutto. Malta, che è una piccola isola, ha preso una posizione condivisibile, non può permettersi un’ invasione di migranti a forte componente islamica”.

Persecuzione solo violenta verso i cristiani?

“In Europa, è anche culturale, quando i simboli e i valori della nostra fede sono derisi e banalizzati, penso al secolarismo diffuso che ritiene libertà attaccare  per esempio la famiglia e il sacro”.

Il Papa invoca accoglienza…

“ In linea di principio ha ragione. Ma occorrono in queste scelte saggezza e prudenza”.

Bruno Volpe

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