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“Quando il Cielo ci fa segno- Piccoli misteri quotidiani” (Mondadori) è l’ ultima fatica fatica del noto scrittore ed apologeta cattolico Vittorio Messori. Il libro è da poco arrivato in libreria. Rifacendosi ad una frase del compianto cardinal Caffarra ( ” E’ di urgenza drammatica che la Chiesa ponga fine al suo silenzio sopra il soprannaturale”), Messori ricorda qual è il ruolo primario della Chiesa, partendo da sue esperienze personali ( “Il segno del Cielo”). Abbiamo intervistato l’ autore.

Messori, perchè quel titolo?

” Mi sono rifatto ad una frase del cardinal Caffarra. La realtà è che noi, spesso, siamo ciechi ed anche sordi al fatto che Dio ci segue passo a passo, ignoriamo o peggio rimuoviamo dei segni forse per timore di essere presi per visionari . Io, come scrittore cattolico, non mi  ritengo un privilegiato, in questo libro ho solo citato casi personali”.

Qual è lo scopo del richiamo al Soprannaturale?

” Si è dimenticato che la vera originalità del cristianesimo sta nell’ annuncio della vita eterna. Spesso, anche nella predicazione, si omette che la  parentesi terrena è  premabolo alla vita eterna. Mi domando: per quale ragione non ricordare a dovere i Novissimi?”.

Spieghi…

” Il Codice di Diritto Canonico afferma che lo scopo primario della Chiesa è la salvezza delle anime. Pertanto, la Chiesa non può e non deve essere una Ong di filantropi , di sindacalisti, di politici o ecologisti.La stessa espressione ” Ospedale da campo”, sicuramente suggestiva, è ricca di significati, alcuni dei quali tuttavia reputo non esatti. Certo, sia pure ospedale per la cura dei corpi e  per i bisogni materiali, ma prima di tutto viene la salvaguardia delle anime. Il vero scopo della Chiesa è l’ annuncio. In poche parole, la carità spirituale precede quella materiale, viene prima la carità per l’ anima e dopo per il corpo e le ingiustizie sociali”.

Lei  parla di un cristianesimo primario e secondario, che cosa intende dire?

” Quello primario è l’ annuncio del Vangelo per la vita eterna, quello secondario, importante, riguarda le opere di bene. Succede al momento che quello secondario ha preso il sopravvento sul  primario. Lo dico chiaro: occorre avere i piedi per terra e la testa in Cielo. Consapevolezza della vita eterna non è indifferenza al mondo e ai suoi problemi. La gente normale, i laici, i sacerdoti  non possono estraniarsi dal contesto reale, ma l’ impegno sociale dipende dalla fede”.

Messori, le fa paura la morte?

” No, affatto. Anzi, vista l’ età, mi sto preparando. Un cristiano non deve averne timore, tanto meno rimuoverla come fosse superstizioso”.

Bruno Volpe

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