La teologa Giuliva Di Berardino* commenta (in versione testuale e audio) il Vangelo del giorno.
Ecco l’audio
Ecco il testo
IL VANGELO DEL GIORNO: giovedì 2 Maggio 2019
Nel Vangelo di oggi ascoltiamo l’ultima testimonianza di Giovanni Battista: “Colui che Dio ha mandato proferisce le parole di Dio e dona lo Spirito senza misura“. Ecco allora oggi, come nei giorni scorsi, la liturgia ci mette in cammino per conoscere la persona divina dello Spirito Santo e pian piano avvicinarci a Lui. E’ Gesù che dona lo Spirito Santo “senza misura“. Ma…cosa vuol dire? Fermiamoci un attimo a pensare quanto è importante per noi, nel nostro quotidiano, prendere le misure: prendiamo le misure per indossare dei vestiti, per riempire degli spazi, e a volte prendiamo le misure perfino tra le persone, per gestire le relazioni. E invece oggi il Vangelo ci annuncia che Gesù dona lo Spirito “senza misura“, a dire che Dio non è come noi! Non ha le nostre misure e non sta lì a misurare tutto quello che facciamo o che diciamo, no! Dio eccede sempre nell’amore, Dio è sempre di più, va sempre oltre le nostre povere aspettative. Allora oggi chiediamo a Gesù Risorto che, in questo giorno, ci doni Lui la forza di rinunciare a misurare la nostra relazione con Dio, che finiamo di dire noi a Dio quello che Lui può o non può donarci. Non limitiamo Dio nel dirgli noi fino a che punto deve amarci. Lasciamoci amare da Dio “senza misura“! Lasciamoci plasmare dal Suo Spirito, dal Suo Soffio che ci rende nuovi, che ci rende santi! Papa Francesco, nella nuova enciclica “Gaudete et exultate“, scrive: “Lascia che tutto sia aperto a Dio e a tal fine scegli Lui, scegli Dio sempre di nuovo. Non ti scoraggiare, perché hai la forza dello Spirito Santo affinché sia possibile, e la santità, in fondo, è il frutto dello Spirito Santo nella tua vita (cfr Gal 5,22-23). Quando senti la tentazione di invischiarti nella tua debolezza, alza gli occhi al Crocifisso e digli: “Signore, io sono un poveretto, ma tu puoi compiere il miracolo di rendermi un poco migliore”.
Meditiamo il Vangelo:
Gv 3, 31-36
In quel tempo, Giovanni Battista disse ai suoi discepoli: “Colui che viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla della terra. Colui che viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza; chi però ne accetta la testimonianza, certifica che Dio è veritiero. Infatti colui che Dio ha mandato proferisce le parole di Dio e dà lo Spirito senza misura. Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio incombe su di lui”.
* Giuliva Di Berardino è insegnante di Religione Cattolica nella scuola pubblica. Laureata in Lettere Classiche a Roma, ha poi conseguito il Baccellierato in teologia presso la Pontificia Università Antonianum di Roma e la Licenza in teologia liturgica presso l’Istituto di Liturgia Pastorale di Padova. Attualmente è dottoranda nello stesso Istituto. Consacrata nell’Ordo Virginum della diocesi di Verona, mette a servizio della Chiesa la sua esperienza nella danza biblica e nella preghiera giudaico-cristiana guidando laboratori di danza e preghiera, dedicandosi all’evangelizzazione di strada e all’accompagnamento dei giovani. In seguito ai diversi interventi sulla teologia del corpo e della danza e ai numerosi laboratori svolti in Italia e in Europa, di recente ha pubblicato il libro “Danzare la Misericordia”, ed. dell’Immacolata, in cui descrive una vera e propria spiritualità della danza di lode, a partire dalla Bibbia. E’ anche pedagogista del movimento e guida di esercizi spirituali per giovani, religiosi e laici. E’ autrice di un blog dal titolo “Teologia e danza, Liturgia e vita” in cui condivide ogni giorno la meditazione del Vangelo nella rubrica “La Parola danza la vita”.
Per contattare la teologa Di Berardino scrivere a: giuliva.diberardino@gmail.com