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Un ottimo libro su un argomento di grande attualità come la pedofilia nella Chiesa, ma senza alcuno scandalismo. Parliamo di “Chiesa liberati dal male – Lo scandalo di un credente di fronte alla pedofilia” (ed. Rubettino) scritto dal noto giornalista e vaticanista  di lungo corso Gianfranco Svidercoschi. Lo abbiamo intervistato.

Svidercoschi, da che cosa è nato questo libro?

” Sono stato spinto dalla reazione di tanta gente davanti a questo problema. Andando nelle parrocchie, ho scoperto una specie di pudore, che poi diventa rabbia per quello che accade. Quello della pedofilia è un problema immenso che sicuramente non riguarda solo la Chiesa, ma è frequente, forse ancor di più, in altre parti della società. Nella Chiesa, questo sì, vi è stata una copertura pazzesca, tanti sapevano e hanno taciuto”.

Si è tenuto da poco in Vaticano un summit su questo tema. Non è che il vero vincitore è  … Mons. Carlo Maria Viganò?

” Lui ne aveva parlato in modo onesto e franco. Ognuno qui ha le sue brave responsabilità. Non credo che Viganò volesse attaccare il Papa ed è forse stato strumentalizzato. In quanto a Francesco, riconosco le sue  oneste intenzioni, ma su alcune posizioni ha sbagliato, come quando ha difeso il vescovo cileno Barros, un errore colossale, personaggio impresentabile. Ritengo che Bergoglio sia stato mal informato dai suoi collaboratori, non so quanto volontariamente o involontariamente”.

Che bilancio dare al summit?

” Un atto di coraggio e di purificazione anche sofferta, presa di coscienza collettiva ed individuale. Il grande problema, a mio avviso, è quello di una classe episcopale mediocre. Se è stato grave l’ abuso,lo è molto di più la copertura”.

Esiste il rischio di contraccolpi negativi?

“Certo, bisogna evitare il clima da caccia alle streghe. Oggi spesso succede che un prete non può fare una carezza ad un bambino e, se vuole farla, spesso si astiene per timore di essere giudicato pedofilo o predatore sessuale. Esistono nelle parrocchie sacerdoti che vivono con l’incubo di toccare i bambini. In quanto alla Chiesa, fu scandaloso il trattamento riservato all’ex nunzio polacco poi morto di infarto, non vi era nessuna prova documentale contro di lui”.

Da poco è uscito il libro Sodoma, che accusa anche Giovanni Paolo II…

” Intanto sarebbe bene spiegare, in base a quanto afferma il giornalista Martel, se egli abbia alloggiato davvero in Vaticano e  a Santa Marta. Per ora non è arrivata alcuna smentita. In quanto a Giovanni Paolo II sin dal 1981 il pontefice polacco ha iniziato azioni severe contro la pedofilia, magari in alcune occasioni è stato mal informato. Benedetto XVI, anche lui  attaccato da Sodoma, fu inflessibile contro questa piaga. Credo che si criticano ferocemente i papi morti o precedenti per farsi belli davanti a quelli regnanti”.

Bruno Volpe

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