“Un Don Camillo a Cervia”, è il titolo singolare di un simpatico libro, molto autobiografico, del parroco di Cervia, don Pierre Laurent Cabantous. Con stile assai gradevole e frizzante umorismo tutto romagnolo, il sacerdote ripercorre in un bel viaggio, cose davvero accadute, allo scopo di sottolineare quello che ancora non va nel nostro rapporto con la fede e dunque col Signore. Ai fini narrativi, l’ autore sceglie il dialogo col crocifisso, tanto caro a Giovannino Guareschi, al quale ovviamente si ispira. Ne viene fuori un quadro divertente, che però porta a meditare e riflettere. Abbiamo intervistato l’ autore.
Don Pierre, che cosa contiene il libro e come si spiega il titolo?
“ Racconto, sicuramente senza indicare le persone e le date, episodi e fatti che mi sono davvero accaduti nella vita sacerdotale di ogni giorno . Lo ho fatto bonariamente, senza prendermi troppo sul serio”.
Che stile narrativo ha scelto?
“ Quello che era molto caro a Guareschi e che amo tanto. Come è noto, Guareschi, autore della fortunata saga di Don Camillo e Peppone, faceva dialogare Don Camillo col crocifisso. Io faccio la stessa cosa in questo libro, in riferimento a quanto mi accade”.
Don Camillo non aveva un rapporto del tutto… pacifico con Peppone e spesso litigava. Lo fa anche lei?
“ Intanto non mi sento affatto un novello Don Camillo. Poi, sia ben chiaro, non litigo col Primo Cittadino, anzi i rapporti sono distesi. Certo, quando esistono posizioni diverse, ciascuno resta sulla sua, come è giusto che sia, ma sempre nell’ambito della compostezza. Ognuno manifesta le sue vedute. Il clima non è più quello del tempo di Don Camillo, per fortuna”.
Il suo modo di parlare, accento, lo ricalca…
“ Effettivamente la parlata sembra molto simile, ma non ci posso fare nulla. Questo in un certo, senso rende forse il libro più fedele al contesto. Io però non assomiglio neanche fisicamente a Don Camillo”.
Pensa che il libro possa essere utile in ottica evangelizzazione?
“ Me lo auguro e lo spero davvero. Credo che sia utile a capire e comprendere il nostro modo di rapportarci con Dio. Ci sono tante cose da fare”.
Dialogo col Crocifisso. E’ utile parlare col Signore?
“ Fa molto, ma molto bene. Il Signore ci parla e dobbiamo saperlo ascoltare, anzi beati quelli che lo fanno, ma soprattutto coloro che mettono in pratica i suoi insegnamenti. Penso che dovremmo tutti quanti dialogare maggiormente con Lui, migliorerebbe la qualità e lo stile della nostra fede. Don Camillo, nella sua semplicità, era un grandissimo uomo di Dio”.
Bruno Volpe