A Sordevolo, l’Europa unita nel nome della Passione di Cristo. Il paese piemontese, famoso per la sacra rappresentazione della Passione, ha ospitato il congresso internazionale di Europassion, l’associazione che raccoglie le organizzazioni delle sacre rappresentazioni da tutta Europa. A Sordevolo, ogni 5 anni si svolge una delle più grandi rappresentazioni corali del mondo. Attualmente, in molte località europee viene messo in scena il teatro della Passione a cui si aggiungono molte rappresentazioni e processioni sul tema della Passione che si tengono nella settimana santa.
Il grande movimento che riunisce i gruppi della Passione nell’Europa occidentale ed orientale si chiama Europassion, nato circa 20 anni fa. Già da molto tempo singole località organizzatrici di rappresentazioni della Passione, comunque, , intrattenevano rapporti d’amicizia tra di loro, soprattutto a livello nazionale.
Sabato 11 luglio si è concluso a Biella il convegno centrale dell’evento, con la partecipazione del cardinale Tarcisio Bertone. Nel panorama delle rappresentazioni sacre, quella di Sordevolo, centro di poco più di 1300 abitanti della provincia di Biella, è assolutamente unica. Unica perché è un vero e proprio spettacolo, realizzato con professionalità da tutti gli abitanti del paese, bambini compresi e che ogni 5 anni, per tutta l’estate, coinvolge circa 40 mila spettatori, nell’anfiteatro realizzato appositamente dieci anni fa. Lo spettacolo, come lo conosciamo oggi, nasce duecento anni fa, ma le sue origini sono ben più remote.
A Roma, tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, la Compagnia del Gonfalone recita nel Colosseo un testo della Passione. La prima edizione a stampa esce a Roma nel 1500-1501. Il testo è del fiorentino Giuliano Dati e, nei secoli, è arrivato a Sordevolo grazie al legame degli Ambrosetti, importanti tessitori sordevolesi, con la curia papale.
Per tutta un’estate un’intera cittadinanza si trasforma in compagnia teatrale: operai e professionisti, commercianti e impiegate, pensionati e studenti, tutti rigorosamente volontari e tutti rigorosamente cittadini di Sordevolo, danno vita ad una rappresentazione , unica del suo genere in Italia, interpretata da attori dilettanti, giovani e meno giovani, che lavorano e si preparano per mesi e mesi con estrema serietà e dedizione al grande evento.
La scenografia, realizzata interamente con i mezzi e le competenze messe in campo dai cittadini, ricostruisce nell’enorme anfiteatro un frammento di Gerusalemme nell’anno 33 d.C.: la reggia di Erode, il Sinedrio, il Pretorio di Pilato, il giardino del Getsemani, il cenacolo, il monte Calvario…
L’edizione 2015 della Passione di Sordevolo ha ottenuto il patrocinio della Pontificia Commissione per i Beni Culturali per la Chiesa, della Presidenza del Senato della Repubblica, dell’Arcidiocesi di Milano e del Comitato organizzatore dell’Ostensione 2015 della Sacra Sindone di Torino. Quella di quest’anno sarà un’edizione particolare, che porterà Sordevolo e il Piemonte intero al centro di percorsi turistici culturali e religiosi: coinciderà con il Bicentenario della nascita di Don Bosco a Torino, evento di portata mondiale che porterà in Piemonte centinaia di migliaia di turisti italiani e stranieri. Ma i percorsi devozionali non sono una novità nel capoluogo biellese, che si stende ai piedi del maestoso Santuario della Vergine Nera di Oropa. Quest’ultimo è un imponente e frequentatissimo luogo di spiritualità, che riassume secoli di storia religiosa e che, facendo parte dei “Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia”, è iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Qui sono nati di recente anche percorsi attrezzati e segnalati sulle tracce degli antichi pellegrini che percorrevano la Via Francigena.
Da segnalare inoltre La “Passione dei Bambini” rappresentazione curata e gestita interamente dai bambini di Sordevolo che mettono in scena la stessa rappresentazione in piena autonomia. (sono state messe in calendario tre date). La “Passione di Sordevolo” non ha valore solo nell’immediato e nel quotidiano ma va vista come continuazione di un’opera che ha preso vita molti secoli fa e dovrà essere d’esempio per le generazioni future. Per statuto del Comitato organizzatore il ricavato netto degli spettacoli è devoluto a opere pie. L’edizione 2015 ha visto per la prima volta la partecipazione di molti gruppi dagli Stati Uniti.