La parrocchia del Sacro Cuore a Bari ospita la collaudata “Tre giorni biblica”. Tre giorni, dal 19 al 21 ottobre, dedicati, appunto, alla meditazione delle letture. In questa occasione, si esaminerà il Vangelo di San Luca durante tre stimolanti incontri serali e con qualificati interventori: Monsignor Michele Lenoci, biblista, il teologo Paolo Curtaz e, in conclusione l’arcivescovo di Bari, Cacucci. Si comincia il 19 ottobre alla 19,00 con una conferenza di monsignor Lenoci sul tema “Introduzione al Vangelo di San Luca”. Il 20, alla stessa ora, parlerà il teologo Curtaz sul tema “Il cammino di Gesù verso Gerusalemme”. Chiusura il 21 a acura di monsignor Cacucci, che commenterà la parabola del Buon Samaritano.
Chiediamo al parroco del Sacro Cuore, monsignor Mimmo Falco, che cosa si propone questa rassegna.
“Ogni anno la liturgia della Parola cambia e questa volta siamo nel ciclo che contempla il Vangelo di San Luca. Il nostro scopo primario è quello di avvicinare i fedeli ad una maggior amicizia e fedeltà verso la Bibbia. Invogliare a leggerla e meditarla”.
I cattolici oggi leggono la Bibbia?
“Devo dire che, rispetto al recente passato, noto una interessante inversione di rotta in senso positivo. Tuttavia, siccome esiste una certa impreparazione, è bene evitare letture fai da te, è meglio avere indicazioni collaudate da persone qualificate, rispettando il Magistero, la dottrina e la Tradizione. Evitiamo letture stravaganti, insomma”.
Pensa che sia opportuno, specialmente oggi, trovare, meglio ritrovare nel Vangelo punti di riferimento? Non pensa, tuttavia, che viviamo in un clima ostile o indifferente ai valori cristiani?
“Non direi che si tratta di ostilità preconcetta, tuttavia gli stimoli del mondo esterno e la sua cultura dominante vanno contro lo spirito del Vangelo, questo certamente sì. Dunque, per mezzo della conoscenza della Scrittura, bisogna cambiare mentalità, senza scivolare in crociate o contrapposizioni controproducenti”.
Insomma, la maggior diffusione e conoscenza del Vangelo può servire a cambiare rotta?
“Me lo auguro. Noi intendiamo, appunto, con questa Tre giorni raggiungere due scopi: far fare amicizia col Vangelo e aiutare la gente a mutare atteggiamento nelle sue scelte”.
Bruno Volpe