“Certificata una frattura nella Chiesa che durava da oltre trenta anni. I Dubia del cardinali? Giusti, ma tardivi.” Lo afferma in questa intervista a La Fede Quotidiana il noto ed autorevole giornalista Alessandro Gnocchi.
Gnocchi, durante i tradizionali auguri di Natale alla Curia il Papa, alludendo ai Dubia del cardinali ha parlato di ispirazione del demonio. Possiamo parlare di una frattura nella Chiesa?
“Certamente esiste questa frattura e quel discorso la certifica. Ma non vi è da meravigliarsi. La frattura esiste e dura da ben oltre trenta anni, non è cosa di oggi, nulla di rilevante o di realmente nuovo”.
E i Dubia del cardinali?
“ Possiamo definirla una buona e legittima iniziativa, anche lodevole e persino coraggiosa. Ma ritengo che sia stata tardiva. E’ giunta con ritardo a disastro quasi completato”.
Perchè tardiva?
“ I 4 porporati hanno avanzato i Dubia su Amoris Laetitia che indubbiamente è un pessimo documento in contrasto con la dottrina cattolica, figlio di anni di cattiva gestione. Lo giudico un testo non soltanto ambiguo, ma persino non cattolico. Però ritengo che occorreva svegliarsi da prima e che ben altri erano i terreni su cui muoversi, dottrina e liturgia. Amoris Laetitia forse è persino secondario rispetto al resto”.
Insomma, lei non è fiducioso sulla iniziativa dei quattro cardinali…
“ Bergoglio se ne frega del diritto canonico e della disciplina. Non so se i quattri cardinali siano sostenuti da altri, può anche essere. Tuttavia mi domando: se Bergoglio non risponde, come è pensabile, che cosa accadrà? Nulla e i cardinali resteranno col cerino acceso tra le mani. Lo ripeto , bisognava muoversi molto tempo prima”.
E Papa Francesco?
“Lui odia la dottrina cattolica ed anche la Tradizione, anzi penso che sia qui per distruggerli e lo sta facendo con grande impegno e in modo efficace. Lui è la rappresentazione di una Chiesa che non è più veramente cattolica, si sta inventando una religione che non esiste”.
E la resistenza dei cardinali con i Dubia?
“ Come le ho detto si sono mossi tardi e sarebbe stato giuasto farlo su temi maggiormente importanit, non su Amoris Laetitia”.
Qual è in Europa a suo giudizio l’episcopato maggiormente critico verso Bergoglio?
“ Direi che in Est Europa troviamo vescovi leali. Priobabilmente, quello polacco, che denota maggior attaccamento al rispetto per la dottrina e la tradizione in una nazione come la Polonia che ancora è cattolica”.
Bruno Volpe
Troppo severo, il Papa ha le chiavi di Pietro per modificare la pastorale (come é stato fatto per la confessione in passato), ma secondo me deve farlo ricordandosi che deve essere una guida sicura, senza lasciare dubbi ai pastori che non dovrebbero interpretare “secondo coscienza” l’applicazione di un accompagnamento generico a chi é e vive nel peccato. Il “come” va spiegato meglio nel quadro giá chiaro della dottrina.
Sono molto furbi. Loro sanno che i vescovi ed i preti sani hanno a cuore di non far vedere che la chiesa e’ divisa,e quindi tacciono e sopportano con una grande sofferenza. Di questo loro se ne approfittano per calcare il piu’ possibile le loro posizioni. ma ad certo punto quando si vede che sotterrano vivi noi e la verita’ non si puo’ piu’ tacere.
Per questo si e’ incominciato tardi. Se questo servisse almeno perche’ si abbia meno sfacciataggine a proporre cose contro la fede potrebbe essere una cosa buona. Ma a quanto pare sembra che invece che fermarli li renda piu’ vendicativi. Vivendo in un paese di missione dove si vede come i membri delle altre religioni sono fedeli ,praticanti,,orgogliosi della propria religione,mi vien da dire che se c’e’ da dare una medicina ai cristiani ,bisogna dargli la medicina del SACRIFICIO e non della MISERICORDIA. Mi sa che questa medicina e’ quella piu’ sbagliata, come dare la purga ad uno che gia’ ha la diarrea
Questa stucchevole litania sulla pastorale che può scalfire la dottrina somiglia ormai ad una pantomima. Sarebbe come se nel calcio prima di ogni partita fosse concesso all’arbitro la totale discrezione di convalidare i gol segnati con la mano. Morale della favola: il gioco del calcio perderebbe qualsiasi credibilità!
Applicate per la proprietà transitiva il tutto al Magistero Universale della Chiesa Cattolica e traete le doverose considerazioni e conclusioni.
Dissento dalla valutazione di Alessandro Gnocchi, circa il presunto ritardo nell’azione dei Quattro. Non si poteva affrettare un passo del genere, che comunque è venuto a conclusione di molte e qualificate iniziative precedenti, che andavano nello stesso senso.
Mi riferisco alla “Critica teologica all’Esortazione Amoris Laetitia”, inviata in forma di appello ai primi di luglio del 2016 da 45 teologi, filosofi, storici e pastori di anime cattolici a 218 cardinali e patriarchi, consiglieri ufficiali di papa Francesco, per sollecitarli a chiedere che il papa rivedesse l’Esortazione. Vedi qui il testo integrale http://www.corrispondenzaromana.it/lesortazione-apostolica-amoris-laetitia-una-critica-teologica/. E poi all’”Appello” dell’Istituto Plinio Correia De Oliveira http://www.corrispondenzaromana.it/appello-ai-prelati-e-ai-movimenti-silenziosi-dellistituto-plinio-correa-de-oliveira/ e alla più recente “Supplica filiale” http://www.supplicafiliale.org/, firmata, tra gli altri, dal prof. Joseph Seifert e dai cardinali Carlo Caffarra e Raymond Leo Burke, i quali ultimi due notoriamente fanno parte del gruppo dei Quattro.
E’ vero che le suddette iniziative sono state censurate dal Vaticano e da tutti i principali media. Quelli cattolici compresi, esclusi i non allineati alla linea magisteriale del Regnante Pontefice, che tanto ricorda il “credere, obbedire, combattere” di ducesca memoria, visto che le domande di chiarimento non sono gradite, anzi non sono nemmeno previste dalla prassi da lui adottata.
Ma niente è perduto. Anzi, il tempo sta maturando proprio ora, visto che è comunque tangibile la sensazione di essere giunti al culmine della stanchezza per la storia infinita delle ambiguità magisteriali del Regnante Pontefice, con l’equivalente perdita di tempo per il cattolico medio, che ha ben altro da fare.
Non è, peraltro, questione di numeri e/o di rapporti di forza. I Quattro hanno intrapreso la loro iniziativa meritoria in spirito di coscienza, già facilitati in partenza, in quanto emeriti, e quindi anche più liberi da vincoli di incarico. E questo hanno fatto, evidentemente, prescindendo totalmente da valutazioni circa l’assenso o il dissenso pubblici con i quali si sarebbero dovuti confrontare. Grazie, dunque, Eminenze. Ma anche, se hanno deciso di intraprendere questa strada, erano già presumibilmente pronti in partenza ad avviare l’”Atto di correzione formale di errore grave” su AL, nel caso di mancata risposta da parte del Regnante Pontefice, come sta giustappunto accadendo. Era, peraltro, una delle ipotesi più plausibili.
Quindi, è ragionevole ipotizzare che, passata l’Epifania, ogni giorno sarà buono per il passo successivo. Che accadrà dopo?… L’”Atto di correzione” verrà silenziato, rimbalzerà anch’esso contro un muro di gomma?… Beh, intanto questo non è poi così sicuro. Seconda di poi, dare questo per scontato vorrebbe dire non aver fiducia nella Provvidenza, che “move il sole e l’altre stelle”. Intanto chi ha fatto il suo dovere dormirà tranquillo… poi, si starà serenamente a vedere che succede.
di fronte al quadro attuale l’unica via da adottare è quella di vedersela direttamente col Padre Eterno. Mi dispiace che prima di me l’abbia fatto un certo Martino, ma che volete? Io pensavo che tutti i preti fossero d’accordo e invece più vado avanti e più mi si rivela una quantità di preti “normali” non è assolutamente d’accordo con Francesco. Lo sono invece i preti orientati ” democraticamente” . Io non vedrò i risultati di quello che Francesco sta facendo, a meno che la cosa prenda una piega diversa nei prossimi anni, ma da tempo me la vedo direttamente con LUI. e poi, sarà quel che sarà?