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“L’ aborto è un dramma per la donna”: lo dichiara in questa intervista che ci ha rilasciato il noto psichiatra Alessandro Meluzzi che interviene nel dibattito sulla pillola RU 486 e sulle linee guida del Ministro Speranza che permettono l’aborto farmacologico fino a nove settimane senza rivovero in clinica.

Meluzzi: che ne pensa?


” E’ un’ offesa alla vita e certamente al buon senso. Qui calpestiano il diritto alla vita, insultiamo Dio e si dimostra l’ imbarbarimento morale di questo tempo. In poche parole la vita e la morte sono banalizzate e siamo arrivati all’ assurdo che si abortisca quasi come prendendo un lassativo”.


Che cosa dimostra?


” Una tendenza già ben delineata in Europa Occidentale che ha smarrito Dio dal suo orizzonte, penso a scelte quali l’ eutanasia, il suicidio assistito, ma anche i matrimoni omosessuali”.


E la Chiesa cattolica?


” Dovrebbe non solo gridare, ma urlare. Lo avrebbe certamente fatto Giovanni Paolo II , ma da questa Chiesa che è maggiormente intenta a cose mondane, alla sociologia, ad assistere i migranti ed occuparsi di ecologia, salvo dimenticarsi proprio l’ uomo che del Creato è il centro, non mi aspetto nulla”.


Da psichiatra, che conseguenze lascia l’ aborto?


” Molto, ma molto gravi. L’ aborto è prima di ogni cosa un dramma per la donna. Lasciate dire le femministe, ma alla fine ne rimangono segnate. Le conseguenze restano per anni, talvolta a vita. Non ho mai visto una donna che sia rimasta indenne dalla scelta abortiva”.


Bruno Volpe

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