di Jacopo Coghe*
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La famiglia, per sua natura, è formata da una mamma e da un papà e affermare che non esiste la “famiglia modello” e per questo annullare la Festa del Papà – come sta accadendo in alcune scuole – è profondamente ideologico.
Le scuole, dopo progetti gender e carriera alias, continuano ad essere sempre di più campi di rieducazione. Purtroppo, lo sappiamo, molti bambini perdono prematuramente la mamma o il papà oppure si trovano ad affrontare situazioni difficili, come l’abbandono, la separazione o il divorzio.
Nessuna famiglia è perfetta, ma questo non significa che, in questo caso, la figura del papà non sia mai esistita e mai dovrà esistere. La scuola, anziché appiattire ed eliminare le figure genitoriali, dovrebbe semmai dare ai bambini gli strumenti giusti per parlare, con tatto e delicatezza, anche delle situazioni più difficili.
Si può avere rispetto di tutte le situazioni senza dover per forza cancellare le tradizioni. Per il Ministro dell’Istruzione Valditara tutto ciò è regolare? E’ normale annullare iniziative e progetti che coinvolgono i genitori, e i papà in particolare, con l’intento di indottrinare bambini e giovani sull’esistenza di famiglie formate da “due mamme” o dove il papà viene fatto scomparire?
* Portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus