“Per salvare l’unità della Chiesa Bergoglio oggi avrebbe un modo geniale: invitare Ratzinger al Sinodo (ma a parlare, altrimenti sarebbe usarlo). In fondo era stato proprio Bergoglio a dire, di papa Benedetto, «che sarebbe stato meglio che vedesse gente, uscisse e partecipasse alla vita della Chiesa». Sarebbe meglio per tutti.” E’ quanto scrive il noto giornalista e scrittore cattolico Antonio Socci sull’edizione odierna di Libero in un articolo intitolato “Caccia alle streghe in Vaticano”.
Nell’articolo Socci, che fin dalla sua elezione è stato fortemente critico con papa Bergoglio, sul quale ha anche scritto un libro intitolato “Non è Francesco”, molto criticato in ambienti cattolici, racconta di indiscrezioni provenienti da ambienti vaticano riguardo possibili screzi tra Francesco e Benedetto. Il motivo sarebbe “l’elogio pubblico che Benedetto XVI ha fatto del cardinale Robert Sarah, il prelato africano che ha appena pubblicato in varie lingue il libro Dio o niente.” Socci, però, smentisce queste ricostruzioni, per poi passare ad analizzare il recente racconto di un incontro tra il Papa emerito ed il suo vecchio amico Vittorio Messori, di cui quest’ultimo ha raccontato su LaNuovaBq. Socci chiede a Francesco di far intervenire Benedetto XVI all’ormai imminente Sinodo Straordinario per la Famiglia, proprio al fine di cancellare ogni ombra sul rapporto tra i due.
Sarebbe geniale anche se i soliti lupi tornerebbero ad ululare, ma questa volta tutti i cattolici del mondo faranno sentire la loro voce.
Se parlasse pubblicamente, sarebbe rinforzata la tesi dei due Papi: E quando i Papi sono due, uno è necessariamente Anti- ; quindi non è possibile che il Papa emerito parli al Sinodo.