Il Vescovo di Reconquista, in Argentina, officia la Messa per dare la Comunione a trenta coppie di cui almeno un componente ha un divorzio alle spalle. Trascorsi i sei mesi di percorso pastorale per discernere quanto potesse pesare il peccato di adulterio di trenta coppie, il vescovo Mons. Angelo José Macín, sulla scia di Amoris Laetitia festeggia concedendo la comunione sacramentale.
Il Vescovo ha riferito pubblicamente che secondo le nuove norme previste dalla Amoris Laetitia, il Papa aveva chiesto di creare contesto di integrazione dei cristiani “emarginati”, perché della loro situazione irregolare dei divorziati e risposati o irregolare, non rimanga tale. Dopo aver effettuato un percorso di sei mesi chiamato “Incontri di Discernimento”, è stato concordato in precedenza che avrebbero potuto accedere alla comunione sacramentale completa durante la cerimonia liturgica.
“Bentornati a casa. ” Con questa frase affettuosa, ha concluso nella Parrocchia San Rocco di Reconquista il vescovo Angelo José Macín, affermando che si è trattato della prima esperienza di discernimento, accompagnamento e integrazione di coppie che vivono e continuano a vivere insieme dopo essere passati per un divorzio.
Beppe Mazzeo
Carlo Giovanardi ha ragione. Invece di spingere gli altri, provveda lui stesso ad accogliere questi disgraziati perchè non lo fa? Con i milioni di euro bruciati ad assisi dai superiori di Roma si poteva accogliere mezza Africa. Ma perchè non cacciamo via questo danno permanente.?