Il vescovo Athanasius Schneider, vescovo ausiliare di Astana, Kazakhstan, recentemente intervistato da LifeSite, ha riflettuto sul tema della sessualità, della contraccezione e sui temi di morale sessuale. Ha affermato che per la Chiesa “la contraccezione è “intrinsecamente cattiva” e “anche le intenzioni legittime da parte degli sposi (come ad esempio evitare la trasmissione Zika) non giustificano il ricorso alla contraccezione”.
“L’insegnamento della Chiesa sulla immoralità intrinseca della contraccezione – spiega il vescovo Kazako – è immutabile e nessun papa può cambiare questo insegnamento, perché la Chiesa per mezzo dello Spirito Santo ha insegnato questa verità sempre e dovunque (semper et ubique) nello stesso senso e nello stesso significato (eodem sensu eademque sententia)”. Citando l’Humanae vitae del beato Paolo VI, la Familiaris consortio di San Giovanni Paolo II e il Catechismo della Chiesa Cattolica, monsignor Schneider riconferma la dottrina più volte esposta dal magistero della Chiesa che “si basa sulla connessione inscindibile, tra Dio e l’uomo, che l’uomo di sua iniziativa non può rompere, tra il significato unitivo e il significato procreativo che sono entrambi inerenti al matrimonio. La natura fondamentale dell’atto coniugale, mentre unisce marito e moglie nella più stretta intimità, li rende anche capace di generare nuova vita. Se ciascuna di queste qualità essenziali, unitivo e procreativo, è conservato, l’uso del matrimonio conserva pienamente il suo senso di mutuo e vero amore e il suo ordinamento all’altissima vocazione della paternità e della maternità a cui l’uomo è chiamato”.
Riguardo alle procedure mediche che hanno effetti contraccettivi mons. Schneider ricorda che “la contraccezione è sempre immorale” mentre è diversa la situazione per quelle procedure mediche “che possono avere effetti collaterali sterilizzanti, e non propriamente contraccettivi. Conclude il vescovo ricordando che “ulteriori aspetti immorali in esecuzione di un atto sessuale immorale (ad esempio contraccezione, adulterio, fornicazione, sodomia) aggravano la moralità dell’atto, anche se le circostanze aggravanti non cambiano le specie di questo atto.
Matteo Orlando