La rinuncia al pontificato, divenuta esecutiva otto anni fa, è stata una “scelta difficile” ma fatta “in piena coscienza”, della quale non si è affatto pentito. Ancora una volta l’emerito Benedetto XVI, seppur con un filo di voce, ripete quanto già più volte detto per smentire gli “amici un po’ fanatici” che continuano a vedere “teorie cospirative” dietro la decisione di lasciare la Cattedra di Pietro ritirandosi per motivi di vecchiaia. Lo ha ribadito Joseph Ratzinger in un colloquio con il Corriere della Sera.
“È stata una decisione difficile – spiega il Papa emerito – Ma l’ho presa in piena coscienza, e credo di avere fatto bene. Alcuni miei amici un po’ ‘fanatici’ sono ancora arrabbiati, non hanno voluto accettare la mia scelta. Penso alle teorie cospirative che l’hanno seguita: chi ha detto che è stato per colpa dello scandalo di Vatileaks, chi di un complotto della lobby gay, chi del caso del teologo conservatore lefebvriano Richard Williamson. Non vogliono credere a una scelta compiuta consapevolmente. Ma la mia coscienza è a posto”.
Benedetto XVI ha parlato anche dell’imminente viaggio del Papa in Iraq: “Credo che sia un viaggio molto importante. Purtroppo cade in un momento molto difficile che lo rende anche un viaggio pericoloso: per ragioni di sicurezza e per il Covid. E poi c’è la situazione irachena instabile. Accompagnerò Francesco con la mia preghiera”. (VATICANNEWS)