Il Papa emerito Benedetto XVI ha lasciato la Città del Vaticano giovedì 25 luglio 2019 per fare una visita a sorpresa a Castel Gandolfo. Il papa emerito ha visitato la Villa Pontificia per la prima volta in quattro anni e ha camminato per i sentieri del giardino dove era solito pregare.
Benedetto XVI è andato anche al Santuario della Madonna del Tufo, un luogo di culto del XV secolo che si trova a Rocca di Papa, dove il Papa emerito si è raccolto in preghiera prima di recarsi nella città di Frascati, sulle colline fuori Roma.
A Frascati, Benedetto ha cenato in privato con il vescovo Raffaello Martinelli di Frascati presso il Palazzo Vescovile. Lo accompagnava il segretario privato di Benedetto e prefetto della famiglia pontificia, l’arcivescovo Georg Gaenswein. Il percorso di Benedetto XVI è stato fatto a bordo di una Mercedes nera Gl, con vetri oscurati e le visite sono state blindate da un folto cordone di guardie del corpo della gendarmeria e dell’ispettorato Vaticano. Sul posto a vigilare per la sicurezza del Papa emerito anche personale del commissariato di polizia di Albano e Frascati.
Una persona “amabilissima, lucidissima e di grande fede” che trasmette una “pace immensa”. Questa la figura di Benedetto XVI nelle parole di mons. Raffaello Torelli, vicario generale di Frascati e parroco della Cattedrale di San Pietro Apostolo della località laziale, che ieri pomeriggio era presente alla visita del Papa emerito al Santuario della Madonna del Tufo di Rocca di Papa, assieme al vescovo di Frascati, mons. Martinelli, già collaboratore di Joseph Ratzinger alla Congregazione per la Dottrina della Fede.
“Il Papa emerito – ha spiegato mons. Torelli – è entrato, accompagnato in carrozzina e, per prima cosa, ha voluto mettersi in ginocchio per recitare ad alta voce con i presenti una preghiera alla Madonna”.
Benedetto XVI, ha spiegato monsignor Torelli, aveva “già visitato” in passato il Santuario, dove secondo un’antica tradizione che risale al XVI secolo un viandante, mentre camminava per un sentiero, vide improvvisamente il Tufo – 8 metri di circonferenza e del peso di 150 quintali – staccarsi dalla rupe: in pericolo, l’uomo invocò la Madonna e, miracolosamente, il masso si arrestò ed il viandante fu salvo. “In quel masso – spiega mons. Torelli – è stata raffigurata l’immagine della Madonna”, venerata tutt’oggi.
Il Papa emerito ha dunque “voluto pregare” la Vergine, quindi “gli ho indicato – ha detto il vicario generale di Frascati – il Santissimo Sacramento” e Benedetto XVI “si è inchinato davanti a Gesù”.
Benedetto XVI “è un uomo che vive costantemente la presenza di Dio, un uomo di santità, che trasmette questo senso di Dio al di là della sua possibilità fisica: lo fa attraverso gli occhi ed il sorriso, nella semplicità della sua persona”, ha dichiarato monsignor Torelli a Vatican News.
Dalle sue dimissioni, avvenute nel febbraio 2013, Benedetto ha condotto una vita di preghiera, incontrando occasionalmente il suo successore. All’età di 92 anni, attualmente risiede nel monastero Mater Ecclesiae sito nello Stato della Città del Vaticano, dove ha pochi incontri privati con gli ospiti per colazione o pranzo.
Durante il suo pontificato, Benedetto XVI trascorreva le sue estati proprio nella Villa Pontificia di Castel Gandolfo, che fu concesso alla Santa Sede come possedimento extraterritoriale ai sensi del Patto Lateranense del 1929. La villa è stata la residenza estiva papale dal regno di Papa Urbano VIII nel 17 ° secolo. Papa Francesco ha rotto la tradizione dopo la sua elezione nel 2013, scegliendo di trascorrere le sue estati a Roma, in Vaticano.
Il Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo è stato aperto al pubblico nel 2016. I visitatori possono vedere la biblioteca papale, lo studio privato, la sala del trono, la sala del concistoro e la cappella privata nella residenza papale, nonché la camera da letto dove i Papi Pio XII e Paolo VI sono morti.
La villa ha anche una piccola fattoria creata da Papa Pio XI, che produce uova, latte, olio, verdure e miele sia per i dipendenti locali, sia per la vendita nel supermercato del Vaticano.
Durante la sua permanenza a Castel Gandolfo nel luglio 2011, Papa Benedetto XVI aveva detto: “Qui trovo tutto: montagne, il lago e persino il mare; una bella chiesa con una facciata rinnovata e brave persone. Per questi motivi, sono felice di essere qui”.