«Questo è il mio corpo». Con queste parole blasfeme, che riecheggiano quelle di Nostro Signore Gesù nell’Eucaristia, il comico Beppe Grillo, fondatore e leader del movimento politico 5 Stelle, ha distribuito ai suoi, a Torino, durante lo show “Grillo vs Grillo”, a mo’ di comunione dei grilli. In varie immagini che circolano sul web si vede il comico somministrare la sua “comunione” (grilli essiccati) ad alcuni esponenti piemontesi del Movimento 5 Stelle (tra di loro il senatore Alberto Airola, il consigliere regionale Davide Bono e la candidata grillina al comune di Torino, Chiara Appendino).
L’unica a sottrarsi al “rito” è stato solo l’Appendino, non perchè ha considerato l’iniziativa blasfema ma perchè è stata saltata dopo aver detto di non poterli mangiare perché in allattamento. Il vicesegretario del PD, Lorenzo Guerini, ha dichiarato: «Se ce ne fosse ancora bisogno con la sceneggiata di Grillo a Torino, tra l’indecenza e la stupidità, abbiamo la prova provata di cosa sia davvero il M5S. Evidentemente in difficoltà, pur di attirare l’attenzione su di sé arrivano addirittura a mettere in scena una parodia blasfema. Chiedano scusa e si vergognino».
Numerosi esponenti grillini hanno espresso sui loro profili Facebook la presa di distanze dal Movimento 5 Stelle e molti hanno scritto di non votare più il Movimento. Su Famiglia Cristiana.it Annachiara Valle si chiede “è davvero comicità” quella di Grillo, è più “blasfemia”, “stupida” o “cattivo gusto”?
«Al tramonto, come politico e come comico», scrive la Valle, «Beppe Grillo non ha trovato di meglio che insultare non soltanto i milioni di cristiani di questo Paese, ma anche l’intelligenza di chi non crede inscenando uno spettacolo che non gli ha fruttato neppure guadagni al botteghino».
Matteo Orlando