Boom di esorcisti in Polonia. Secondo i dati del giornale ‘Egzorcysta’ (una rivista mensile di demonologia, 62 pagine, tiratura di 15 mila copie) negli ultimi 15 anni il numero degli esorcisti è salito da quattro a oltre 120. In una nazione molto cattolica, una delle più devote d’Europa, questa necessità di esorcismi può spiegarsi probabilmente con il fatto che dove si vive meglio la fede il diavolo fa di tutto per contrastare il cristianesimo. Inoltre, ha dichiarato Padre Aleksander Posacki, professore di filosofia, teologia, demonologo ed esorcista, si fanno “affari nel campo dell’occultismo” e la chiromanzia, ai fini fiscali, “è stata perfino classificata come lavoro.”
Secondo il padre Posacki sono inefficaci “le varie scuole di psicologia e psichiatria” quando si misurano con comportamenti estremi che le terapie convenzionali non riescono a curare. Il dottor Stanislao Radonia, psicoterapeuta e teologo, ricercatore presso la Pontificia Università Giovanni Paolo II di Cracovia, è stato uno dei consulenti del documentario “La lotta contro Satana”, diretto da Konrad Szołajskiego, andato in onda il 4 ottobre sulla rete nazionale HBO.
In un’intervista concessa alla giornalista Marta Pawłowska del giornale polacco “La Gazeta”, ha dichiarato che può definirsi “un vero esorcista colui che ha accettato la delega e il mandato dal vescovo” e che “la preghiera di liberazione non può essere chiamata esorcismo, anche se molti usano questo termine perchè “nobilita” dal punto di vista religioso. Il dottore ha dichiarato che i posseduti, nella maggior parte dei casi, “sono isterici o hanno disturbi di salute mentale”. Tuttavia, “i medici se non riescono oggettivamente a riscontrare i sintomi della schizofrenia o di altri disturbi, possono ammettere la possibilità di possessione demoniaca. I sintomi sono facilmente confondibili e si possono fare anche errori diagnostici”.
Matteo Orlando