A Prato, come scrive il quotidiano La Nazione, i sindaci della provincia, poi le associazioni e adesso la Chiesa hanno raccolto 12 mila firme e si sono mobilitate contro la manifestazione nazionale di Forza Nuova che è in programma sabato prossimo, 23 marzo 2019, giorno del centenario della nascita dei Fasci di combattimento.
Quel giorno la manifestazione partirà alle 15,30 dalla Stazione centrale e si concluderà in piazza del Marcato Nuovo davanti al tempio buddista e sono attese circa 500 persone, compreso Roberto Fiore, fondatore e leader di Forza Nuova.
Il sindaco Matteo Biffoni ha chiesto di bloccare il corteo, ma contro la manifestazione si è mobilita anche la Diocesi pratese attraverso Caritas, Ufficio per l’educazione e la scuola, Migrantes e l’Ufficio di pastorale sociale e del lavoro.
Duro l’affondo contro Forza Nuova. “Non si festeggia un anniversario portando divisioni in una comunità pacifica. Non si festeggia un anniversario senza il gradimento di chi ti deve accogliere. Prato non potrà essere la tua patria”, si legge ancora in una lettera aperta indirizzata ai militanti di Forza Nuova, “e noi non potremo permettere che tu venga a dissipare e distruggere un patrimonio culturale costruito con tanta fatica, dolore, duro lavoro, cooperazione sociale, solidarietà, altruismo, parole a te sconosciute ma che sono a fondamento del vivere civile e di quella Costituzione che tu disprezzi e che per fortuna c’è per non permetterti di essere qui oggi a Prato”.
Con un post su Facebook Roberto Fiore ha rimandato al mittente le critiche. Indirizzando le sue riflessioni a sua Eminenza il Vescovo di Prato Franco Agostinelli, Roberto Fiore ha scritto: “spiace leggere i commenti inviati ai giornali da parte di esponenti del clero pratese e Suoi in particolare. Pur non contestando il suo invito a convertirsi, che vale per tutti i cattolici nella lotta quotidiana contro il male, mi sembra di aver colto nelle sue parole un antagonismo ideologico che forse non ha ragione d’essere. La prego di leggere i nostri 8 punti per la Ricostruzione Nazionale, nei quali si evidenzia la difesa della vita e del matrimonio, la necessità di una crescita demografica e il rispetto di tutti i popoli della Terra e della loro dignità. Addirittura si auspica (ma su questo non sarà d’accordo) la natura cattolica dello Stato. In questo contesto, spiace vedere un pastore di anime battersi contro chi crede nei fondamenti della sana dottrina, mentre si lasciano proliferare massoneria, odi politici e sfruttamento di manovalanza cinese ed extracomunitaria. Forza Nuova vorrebbe una Prato Cristiana, dove il lavoratore non sia strozzato dall’usura, dove non regnino l’illegalità e la schiavitù in migliaia di atelier cinesi, dove non ci sia mafia nigeriana e dove il padre di famiglia torni sereno a casa ritenendo assicurato il futuro dei propri figli. Quello che io desidero è il principio dell’Ordine nella Tranquillità e non il caos della violenza, della droga o della sopraffazione. Sono certo, Eminenza, che anche Lei sarà dalla parte giusta”.