“Finalmente basta bugie e guerra senza quartiere agli shop e alle feste della cannabis, perché i giovani sono il futuro della società e hanno bisogno di messaggi positivi, di lavoro e di istituzioni che offrono opportunità invece che spacciare sballo. Noi continueremo a proteggerli e ad avvertirli: la droga è negativa, come abbiamo ribadito a Verona, e sempre più minori vengono rapiti dalla sua rete con la scusa che esista quella leggera”: hanno dichiarato Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente anche del Congresso Mondiale delle Famiglie delle famiglie, appreso della Conferenza Stampa del ministro degli Interni Matteo Salvini e del Ministro della Famiglia Lorenzo Fontana con le comunità di recupero per tossicodipendenti.
“Promuovere la cultura della vita e del bene comune – per Brandi e Coghe – è compito di un governo che si rispetti. Ora faccia velocemente quanto promesso”.
“D’altronde lo aveva già detto la scienza – ricordano i due organizzatori del Congresso di Verona – altro che l’opinione del M5s. Silvio Garattini infatti, Direttore scientifico dell’IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano si era già detto d’accordo sui rischi della vendita della ‘cannabis light’. Per lui l’apertura dei ‘cannabis shop’ aveva dato l’impressione che questa sostanza potesse essere assimilata a un alimento avvertendo che i controlli c’erano ma che potevano essere elusi. E adesso la verità viene a galla insieme alla giustizia” hanno concluso Brandi e Coghe