“Alle benedizioni nuziali no, non sono d’accordo perché noi riteniamo un matrimonio l’unione tra un uomo e una donna. Ma quando sono con i giovani, naturalmente ci sono anche omosessuali e vengono da me per sapere come fare. E allora penso che l’attitudine pastorale è sempre quella di vedere la miglior cosa possibile. Noi siamo per l’uomo, per aiutare l’uomo”. Ha risposto così il card. Jean-Claude Hollerich, presidente della Comece, parlando a Roma ai giornalisti subito dopo l’incontro dei vescovi dei Paesi Ue con Papa Francesco, alla domanda sulle benedizioni delle coppie gay. Il cardinale ha spiegato: “dobbiamo fare attenzione. La teoria e l’insegnamento della Chiesa e l’attitudine pastorale sono entrambi importanti. Qualche volta ho l’impressione che il lato conservatore e quello più liberale della Chiesa non si parlino più o si parlino solo tramite internet, allora le posizioni si radicalizzano da una parte e dall’altra. No. Noi dobbiamo vedere come possiamo aiutare gli uomini e le donne del nostro tempo”.
Riguardo invece alle spinte scismatiche presenti nella Chiesa, ha aggiunto: “non è mio compito commentare le altre Conferenze episcopali, ma penso che sia necessario avere più contatto in Europa tra Conferenze episcopali. Di parlare di più. Riflettere e pregare insieme e vedere le possibilità dell’avvenire”. Riguardo infine alla lettera di Papa Francesco al card. Marx, Hollerich ha detto: “il card. Marx è stato il mio predecessore alla Comece e ho sempre avuto un grande rispetto per la sua persona e per il suo lavoro, per la sua intelligenza e la sua integrità. Quando il cardinale scrive una lettera al Papa e il Papa risponde al cardinale non è da me commentare. Non mi permetto di farlo. Ma la lettera del Papa è molto bella, molto pastorale, piena di fiducia. E penso anche che sebbene sia indirizzata al card. Marx, è una lettera per tutti i vescovi perché indica come dobbiamo fare il nostro lavoro”.
Con Papa Francesco oggi la presidenza della Comece ha parlato di Unione europea. A questo proposito il cardinale ha detto: “il Papa ha un profondo amore per l’Europa e offre un grande supporto per l’Unione europea. Perché vede nell’Europa una forza di multilateralismo e di pace in un mondo dove le tensioni diventano più violente. Il Papa ha sempre dato supporto all’Europa. Qualche volta con parole gentili. Qualche altra con parole più dure che sono anche necessarie. L’amore non si esprime soltanto in dolcezza. L’Unione europea è necessaria non solo per l’Europa ma per il bene comune mondiale e noi vescovi dobbiamo sempre alzare la voce a favore dei poveri e degli emarginati di quelli che non hanno accesso al vaccino perché questo è il Vangelo”. (SIR)