“Non credo che voterò al referendum, non so se tornerò a casa per votare, dovrei tornare in Veneto a casa mia”. Lo ha detto il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, di origine veneta, interpellato dai giornalisti a margine di una conferenza all’ambasciata d’Italia presso la Santa Sede con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.”
“Se sarei più per il sì o per il no?”, ha proseguito: “Lasciamo stare, c’è già una grande polemica, non tocca a me dare indicazioni ai cattolici in questo senso”. “Se c’è una istanza – ha poi specificato – è la Conferenza episcopale italiana, ma io non credo che potrà dare una indicazione precisa, si potrà come si fa di solito: richiamarsi ai principi e ai valori e lasciare alle persone nella loro coscienza scendere nella pratica per un sì o per un no”.
Nel colloquio privato di questa mattina tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin, prima di prendere parte entrambi ad una conferenza sui 45 anni dagli accordi di Helsinki all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, si è discusso della critica situazione del Libano, dove entrambi sono stati di recente in missione.