L’arcivescovo di Perugia – Città della Pieve, il cardinale Gualtiero Bassetti, ha aperto le porte del palazzo vescovile ai senzatetto che, con la chiusura del dormitorio pubblico e la ristrutturazione di altri ricoveri, si sono ritrovati a dormire all’addiaccio con temperature rigidissime.
“Quando ci troviamo dinanzi a persone che dormono per strada con temperature ben al di sotto dello zero – spiega il cardinale ad “Avvenire” -, come credenti, ma vale per ogni uomo di buona volontà, dobbiamo tradurre in pratica la parabola del Buon Samaritano”. Per Bassetti “si tratta di soccorrere il fratello che sta soffrendo. E tutti siamo chiamati a rimboccarci le maniche in mezzo a un’emergenza, rinunciando anche a qualcosa”.
L’arcivescovo ha incontrato sessanta volontari di varie associazioni, non solo d’ispirazione cristiana, che pur nell’emergenza del soccorso ai terremotati, hanno risposto al suo appello di aiuto a chi vive ai margini della società. La mobilitazione consente da due settimane a quaranta disagiati del centro storico di avere un tetto, un letto e un pasto caldo ogni notte. Prima nel palazzo del cardinale. Poi nel complesso dell’antica chiesa di San Giovannino.
“Papa Francesco ha più volte rimarcato che è inaccettabile scartare le persone – conclude il cardinale Bassetti –. Una città civile e una Chiesa attenta non possono voltarsi dall’altra parte di fronte agli ‘scarti della storia’. E ritengo che sia il Signore a donarci la possibilità di fare del bene mettendoci davanti queste situazioni”. (SIR)