In due interviste concesse al Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung e a RPOnline, il cardinale Reinhard Marx (nomen omen?) ha elogiato il lavoro di Karl Marx.
L’arcivescovo di Monaco ha sostenuto che Marx è stato in grado di vedere che “la prosperità e il profitto non sono tutto ciò che dovrebbe guidare la società”.
Il cardinale, che è presidente della Conferenza Episcopale Tedesca ha affermato d’essere rimasto profondamente colpito dalla lettura dell’opera più importante di Karl Marx, “Il Capitale”, che egli ritiene sia stata scritta “con un linguaggio magnifico”.
Il cardinale Reinhard Marx, difendendo la figura di Karl Marx, il padre del comunismo, lo ha definito il “primo grande sociologo” (“uno dei primi scienziati sociali seri”) e ha consigliato la lettura della sua opera perché “può essere molto utile” alla luce dei conflitti in corso, delle rivoluzioni e delle guerre che hanno le loro radici nell’ingiustizia economica.
Nelle interviste il Cardinale tedesco deplora le “enormi disuguaglianze sociali e il danno ecologico che sono il risultato delle dinamiche capitaliste”. Secondo il presule grazie a Karl Marx abbiamo scoperto che “il mercato non è così innocente come appare nei libri di testo degli economisti. Dietro di loro ci sono interessi potenti”.
Il cardinale ritiene inoltre che Marx non possa essere accusato dei crimini commessi dal comunismo durante il secolo scorso e quello attuale.
Karl Marx ha dimostrato che “i diritti umani rimangono incompleti senza partecipazione materiale”, ha affermato l’arcivescovo di Monaco.
Il cardinale Reinhard Marx ha aggiunto: “La dottrina sociale cattolica ha lavorato duramente su Marx, da qui le parole di Oswald von Nell-Breuning: ‘Siamo tutti sulle spalle di Karl Marx’. Questo non significa che sia un ‘padre di chiesa’. Ma la sua posizione è sempre stata un punto di discussione per l’insegnamento sociale cattolico”.