Lente di ingrandimento sulla famiglia. Se ne parlerà a Verona dal 29 al 31 marzo prossimi in occasione del Congresso Mondiale delle Famiglie, avvenimento organizzato per sottolineare una realtà basilare: la famiglia naturale, in crisi ed attaccata da chi ha interesse a sgretolarla o peggio ancora, annientarla. Abbiamo intervistato uno degli organizzatori, Jacopo Coghe, Presidente di Generazione Famiglia.
Coghe, qual è la peculiarità del meeting?
“E’ la prima volta, almeno qui da noi, in cui si tiene un simposio intero sulla famiglia, aperto liberamente a medici, docenti, avvocati, esperti. Tutti potranno dire serenamente la loro opinione e dare il loro contributo. Ovviamente il tema degli interventi è circoscritto all’istituto famiglia. In Italia questo congresso arriva in un momento politicamente favorevole”.
In che senso?
“L’ esecutivo in carica, leggendo il contratto di Governo, non ha in agenda temi eticamente sensibili. Questo allora permette di discutere a bocce ferme e con una certa rilassatezza, senza scadenze immediate o polemiche in vista. Saremo lieti di ospitare chi farà proposte concrete e certamente di ascoltarle con interesse. Arriveranno ospiti dal mondo, esponenti di associazioni ed istituzioni, della politica e della cultura”.
Come la mettiamo col fatto che a Verona prenderanno parte attiva al meeting esponenti della politica i cui partiti di riferimento sono a favore della riapertura delle case chiuse?
” Capisco la domanda, ma noi non abbiamo sposato la causa di nessun partito e siamo davvero indipendenti, non abbiamo tessere. Dunque non ci sentiamo vincolati con nessuno, siamo trasversali”.
Esiste il rischio di strumentalizzazione politica della manifestazione?
” Il rischio esiste, ma chi non risica non rosica. La cosa importante, però, è che vogliamo in questa circostanza, esaltare la cultura della vita e della famiglia, capire che è arrivato senza indugi il momento di agire, non se ne può più di attacchi scomposti. Eppure in Italia esiste una maggioranza silenziosa che ama questo istituto, ma tale maggioranza non ha voce nei media e nella pubblica opinione, sopraffatta dal bullismo della lobby gay”.
In tv abbondano gli opinionisti gay e trans, Luxuria folleggia da uno studio all’altro…
” Un fatto a dir poco assurdo e vergognoso, scandaloso”.
In un noto programma Rai del mattino di informazione, è stato detto che al convegno prenderà parte il ministro dell’ Uganda il quale proporrebbe la pena di morte per i gay…
” Una colossale bufala che non risponde al vero e lo abbiamo detto in un comunicato stampa. Intanto quella persona non rivestiva la carica di ministro e a momento dei fatti contestati non era neanche parlamentare, però non ha neppure detto le cose attribuite. E’ la solita macchina del fango e della calunnia. Quereleremo chi si farà portavoce o cassa di risonanza di queste bugie”.
Bruno Volpe