Nell’immaginario popolare Maria Maddalena è la donna dal passato turbolento, che viene radicalmente trasformata dall’incontro folgorante con Gesù. Non per niente è diventata la patrona delle prostitute pentite, perché la sua vita è la dimostrazione lampante che la santità è alla portata di tutti, anche di chi ha commesso molti sbagli nella vita.
Tuttavia negli ultimi anni tale immagine della Santa è stata rimessa in discussione da alcuni studiosi cattolici. Tra questi figura anche Adriana Valerio, storica e teologa che nel 2020 ha pubblicato Maria Maddalena. Equivoci, storie, rappresentazioni. Secondo la studiosa, l’immagine della “peccatrice pentita” sarebbe stata tramandata da una tradizione maschilista presente nella Chiesa, che aveva interesse a sminuire l’importanza della Maddalena per emarginare le donne dai luoghi di potere.
Questa interpretazione femminista non è, però, condivisa da tutte le donne che si occupano di storia della Chiesa. Cristina Siccardi è attualmente al lavoro su un’opera che mira a combattere simili distorsioni e a restituire alla Santa il suo autentico volto, così come ce lo tramandano i Vangeli e la Tradizione. Siccardi è una stimata storica e giornalista, che ha pubblicato diversi libri, l’ultimo dei quali uscirà a novembre per l’editrice Sugarco con il titolo Casa Savoia e la Chiesa. Una grande, millenaria Storia Europea con documenti inediti e un intervento di Re Simeone II di Bulgaria. In attesa della pubblicazione del suo studio sulla Maddalena abbiamo chiesto alla storica alcune delucidazioni in merito alla figura della Santa.
Maria Maddalena in passato è stata falsamente dipinta come una peccatrice pentita?
La figura di Santa Maria Maddalena, a partire dal Concilio Vaticano II, ha subito una drammatica e violenta deturpazione, fino a sfigurare il suo santo profilo. L’ideologia femminista – non meno lesiva di quella puramente maschilista –, entrata di prepotenza nella mentalità contemporanea, ha sporcato l’immagine di Maria di Màgdala, rendendola un’altra persona, sulla quale il pungolo femminista fa leva per poter vantare ruoli dirigenziali nella Chiesa che non le competono, atti a protestantizzarla e ad attivare antagonismi fra uomini e donne che sono assolutamente estranei al vero Credo cattolico.
Su di lei si sono accaniti in maniera indegna sia uomini come Dan Brown, autore de Il codice da Vinci, con più di 85 milioni di copie vendute nel mondo, sia pastori della Chiesa, che hanno favorito lo scollamento della Maddalena dalla realtà e dalla sua consistente e incontrovertibile Tradizione.
Se Maria Santissima, la Beata fra tutte le donne, è colei che indica la perfetta via per tutte le donne, Santa Maria di Màgdala è il modello migliore soprattutto per le donne che sbagliano, che desiderano cambiare vita, che vogliono liberarsi dalla schiavitù del vizio. Il peccato, secondo ciò che il Redentore, morto in Croce per i peccati degli uomini, ha insegnato, è causa di tutti i mali per ciascun’anima. Invece, da cinquant’anni a questa parte, con un’ampiezza dell’apostasia sempre maggiore, i peccati – mortali e veniali – non hanno più corretta rilevanza e i peccatori sono stati abbandonati a se stessi, avendo solo diritto alla misericordia divina senza più giustizia divina. Ecco, allora, che la Maddalena ha perso il suo autentico valore di donna rapita dalla Verità di Cristo: un tempo prostituta, ella ha conosciuto quella Verità eterna e se ne è innamorata così tanto da rinunciare a tutto pur di seguire il Suo Gesù. La Maddalena è la prima mistica della Storia della Chiesa: come Gesù Cristo si presenterà in carne ed ossa a molte Sante mistiche, a lei si presentò, prima fra tutti, da Risorto.
Cosa dicono della Maddalena i Vangeli e cosa dice di lei la Tradizione della Chiesa?
I Vangeli, come sempre, sono molto chiari, sono le interpretazioni umane che, interessate a “portare l’acqua al proprio mulino”, deformano. Maria Maddalena, secondo il Vangelo e i Padri della Chiesa, corrisponde ad una cortigiana che, dopo aver ascoltato gli insegnamenti di Gesù, divenne una donna nuova, meravigliosa, rinata nello Spirito. Maria Maddalena, dalla quale «erano usciti sette demòni», è menzionata nel Vangelo secondo Luca (8, 2-3), insieme a Susanna e Giovanna; perciò è una delle donne che «assistevano Gesù con i loro beni»; esse erano spinte in quella vita solo più dedita a seguire e servire Cristo e gli Apostoli, dalla gratitudine per il Maestro. Lei, con altre persone, finanziavano la missione itinerante del Messia. Secondo la tradizione, era una delle tre Marie che accompagnarono Gesù anche nel suo ultimo viaggio a Gerusalemme (Mt 27, 55; Mc 15, 40-41; Lc 23, 55-56), dove furono testimoni della crocifissione. Maria rimase presente anche alla morte e alla deposizione di Gesù nella tomba donata da Giuseppe di Arimatea. «Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Cleofa e Maria Maddalena» (Gv. 19,25). Fu ancora lei, di primo mattino nel primo giorno della settimana, assieme a Salome e a Maria di Cleofa, la madre di Giacomo il Minore (Mt 28, 1 e Mc 16, 1-2), ad andare al sepolcro, portando unguenti per la salma di Gesù (Mt 28, 5).
Quando Santi come Sant’Agostino, San Leone Magno e San Gregorio Magno parlano della Maddalena come di una “peccatrice pentita” intendono sminuirla?
Non intendevano certamente sminuirla: essi sono realisti. La loro opinione era uniforme alle regole del loro Maestro, il Figlio di Dio, e il loro sguardo non era monco e orizzontale come quello di molti cattolici di oggi; bensì verticale, trascendente, soprannaturale, quindi completo e oggettivo. La loro visione di Santa Maria Maddalena è dunque esaltata nella misura in cui ella rappresenta ciò che è: una donna che ha riconosciuto, con l’intelligenza del cuore, il Figlio di Dio e proprio per questo ha abbandonato la sua precedente esistenza, dedicandosi solo più esclusivamente a servirLo e contemparLo, con un’adorazione speciale, tanto speciale che solo lei è stata resa degna di vedere Gesù Risorto per prima e di annunciare per prima al mondo la Sua resurrezione. Quale felicità d’anima ella abbia provato quando il Maestro la chiamò per nome, «Maria!», non ci è dato di sapere perché sono questioni di scambio d’amore estatico fra l’anima stessa e la Seconda Persona della Santissima Trinità, ma sappiamo che ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!», ovvero: «Maestro!» (Gv 20, 16-17). La conversione della vita di Maria di Màgdala fu totale e indiscutibile, così forte e travolgente che ella entrò in Dio e Dio in lei, come solo ai mistici può accadere: si tratta dell’intesa perfetta. Bastò dire «Maria!» e «Maestro!», spiegazioni fra di loro non furono necessarie.
Perché il teologo Ippolito Romano la definì “l’Apostola degli Apostoli”?
Essendo stata la prima a dare testimonianza davanti agli apostoli della resurrezione di Gesù Cristo, ella è stata definita “Apostola degli Apostoli”. Maria di Màgdala adempie al mandato del Risorto: «Va’ dai miei fratelli e di’ loro… Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: “Ho visto il Signore!” e ciò che le aveva detto» (Gv 20, 17-18). È così che ella diventa messaggera che annuncia la buona notizia della risurrezione del Signore o come dicevano Rabano Mauro e San Tommaso d’Aquino, apostolorum apostola, poiché annuncia agli apostoli quello che, a loro volta, essi annunceranno a tutto il mondo (cf. Rabano Mauro, De vita beatae Mariae Magdalenae, c. XXVII; San Tommaso d’Aquino, In Ioannem Evangelistam Expositio, c. XX, L. III). Quindi Santa Maria Maddalena è sì testimone del Cristo Risorto, ma annuncia anche l’avvenuta risurrezione del Salvatore, come dopo faranno pure gli altri Apostoli.
Nel 2016, grazie ad un decreto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, da memoria liturgica si è passati a festa vera e propria su indicazione di Papa Francesco, che l’ha definita la “discepola a servizio della Chiesa nascente”. Oggi la Chiesa ha bisogno più che mai di riscoprire chi è stata veramente Maria di Màgdala.
Perché volere a tutti i costi cambiare la storia della “peccatrice pentita”? Non è forse un segno di speranza per tutte le donne che hanno smarrito la retta via?
Maria Maddalena è l’Apostola della più grande speranza, ovvero della Risurrezione di Cristo: «Se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati», dice San Paolo (1 Cor 15, 17). Morto per i suoi come per i peccati di ciascuno di noi, Gesù ha donato a Lei moltissime grazie, che alcuni grandi teologi hanno segnalato. Maria Maddalena è determinante come esempio di virtù; ma la virtù oggi non fa più parte del vocabolario delle esistenze ed anche i vizi, come ben sappiamo, sono diventati addirittura diritti. Come «Maria Maddalena, Tommaso e gli altri apostoli, siamo chiamati ad essere testimoni della morte e risurrezione di Cristo», disse Benedetto XVI nell’udienza generale dell’11 aprile 2007. Ma come si può annunciare la Morte e Risurrezione del Maestro, se non si riconoscono prima i propri peccati?
Beatrice Maria Beretti