Avvocati canonisti, teologi e studiosi si incontreranno a Parigi per due settimane per discutere di un argomento che non è mai stato al centro di una conferenza cattolica pubblica: come deporre un papa eretico.
Intitolata “La déposition du pape. Lieux théologiques – Modèles canoniques – Enjeux constitutionnels” la conferenza si terrà nei giorni del 30 e 31 marzo e cercherà di esplorare i meccanismi della Chiesa cattolica previsti per il caso che un papa insegni apertamente la falsità e anche l’eresia. Gli interventi saranno curati da Boris Bernabé (professore di storia del diritto dell’Università Paris-Sud), Cyrille Dounot (professore di storia del diritto dell’Università Clermont-Auvergne), Olivier Échappé (dottore in diritto canonico e consigliere della Cour de cassation francese), Benoît Fleury (professore di storia del diritto dell’Università di Poitiers), Laurent Fonbaustier, (professore di diritto pubblico dell’Università Paris-Sud che proprio lo scorso anno ha pubblicato un libro 1200 pagine sull’argomento), Valerio Gigliotti (professore di storia del diritto medievale dell’Università di Torino).
Ancora, François Jankowiak (professore di storia del diritto dell’Università Paris-Sud), Aram Mardirossian (professore di storia del diritto dell’Università Paris Ouest e direttore degli studi a l’École Pratique des Hautes Études), Édouard Martin (dottore in storia del diritto), Guerric Meylan (maître de conférences in storia del diritto all’Università Paris-Sud), Philippe Pichot (maître de conférences, in storia del diritto all’Università della Bretagna Occidentale), J.-Th. Pini, (domenicano, esperto di diritto pubblico e dottore in diritto canonico), Émilie Rosenblieh (maître de conférences in storia dell’Età Moderna nell’Università Franche-Comté), Thierry Sol (dottore in scienze politiche, professore di storia del diritto canonico all’Università Sainte-Croix), Nicolas Warembourg (professore di storia del diritto dell’Università Paris 1 Panthéon-Sorbonne).
Adam Loon Otter
Ma che commento??se non si degna di rispondere.
Non si tratta di deposizione. Prima sedes a nemine iudicatur, nel caso di papa legittimo; constatazione nei modi precisi previsti dalla Chiesa (cfr. qui appresso) nel caso di un non papa, sprovvisto di autorità (come ad es. Bergoglio che, non essendo cattolico, non può essere papa). Tutto è previsto dalla bolla “Cum ex apostolatus officio” di Paolo IV, poi confluita nel CJC piano, che è magistero infallibile e quindi de fide, obbligante sub gravi. Si constata obbligatoriamente, ovviamente nel caso in cui se ne presentino le precise condizioni, “sine ulla declaracione”. La condanna canonica può venir dopo ma lo strumento, per dottrina e per diretto, è la constatazione nei modi previsti dalla bolla. Se da papa legittimo pronuncia o insegna pertinacemente eresie decade ispo facto. Questa è la dottrina cattolica. Questo è inequivocabilmente il senso del “non praevalebunt”.