“Delitto di Ferrara? Spia di valori scaduti e disprezzo per la vita umana. Non son malati di mente.”: Lo dice in questa intervista a La Fede Quotidiana don Amedeo Cencini, sacerdote clarettiano, ma soprattutto noto psicologo, già collaboratore a Radio Maria.
Padre Cencini, da uomo di Chiesa, ma anche da piscologo, che cosa spinge ad uccidere in modo tanto barbaro i genitori come accaduto a Ferrara?
“ Arrivare ad ammazzare perchè si è stati rimproverati per voti bassi a scuola è assurdo e probabilmente quel delitto da tempo covava sotto la cenere. Io penso che sia un atto premeditato e non un semplice raptus o caduta momentanea della capacità di intendere. Basta, evitiamo ogni tipo di scusante, giustificazione o anche semplicremente di banalizzazione infarcita di sociologismo. Siamo davanti ad una mostruosità. Ritengo che atti del genere siano frutto di molti fattori: spia di valori morali ormai scaduti nella società, o per lo meno affievoliti di molto, disprezzo per la sacralità della vita umana e delirio di onnipotenza. Ma ci sta di più”.
Prego…
“ Penso che quei due ragazzi non siamo per nulla malati di mente e che al contrario abbiamo programmato e pianificato la condotta con incredibile lucidità. Ora il pentimento non solo risulta tardivo, ma persino sospetto e forse finalizzato a motivi processuali. Molto dipende dal fatto che la società attuale ha eroso la separazione tra bene e male, tra lecito ed illecito, permesso e non permesso e ciascuno si costruisce la sua verità. Insomma, i guasti della dittatura del relativismo etico e culturale che contribuisce a questo disastro antropologico. Inoltre è anche in gioco il valore della vita”.
In che senso?
“ Che ciascuno si crede signore e padrone della vita, pensa di poterne fare quel che vuole e crede. E’ una derivazione della generale cultura ostile alla vita e lo vediamo in tanti ambiti del sociale. Aggiungo che qui sono in crisi anche e soprattutto le agenzie educative, famiglia, scuola su tutte che non convergono tra loro e vanno persino in senso opposto”.
Ideologia gender, crea danni?
“ Il tema è molto complesso. Ritengo che la pretesa soggettiva di autodeterminarsi una indentità sessuale come fatto culturale è delirante e la persona che ondeggia tra vari poli indefiniti crea un rapporto incerto con la realtà e a livello formativo non educa, non assicura responsabilità. In quanto al bambino è giusto e bene per il suo bene che cresca con un padre uomo e mamma donna, al fine di garantire la piena genitorialità”.
Bruno Volpe
‘…relativismo etico’….questa scononsciuta.
Voglio ricordare qui che relativismo etico e anche “NON RICONOSCERE L’AUTORITA’ COSTITUITA”,sia esso il Genitore,l’Insegnate,Il Dottore,l’Avvocato ma sopratutto e questo ci tengo a dirlo per quello che si stà ‘fomentando’ (PAPA vs ORDINE DI MALTA),Il PAPA. Ora quì a nessuno sfuggirà che il PAPA è stato COSTITUITO da GESU’ CRISTO nella persona di S.PIETRO (CEFA) quindi non riconoscere lui (il PAPA) vuol dire che si è RELATIVISTI e non si riconosce l’autorità di GESU’CRISTO come DIO!!!….giusto?!
PS: Se la scelta effettuata da un Ordine che si dice Cattolico e di ‘natura morale’ avrà diritto (divino) il Papa di poter conoscere ed esprimere rilievi su tutto cìò o no? a voi la risposta!