“Il virus? Un castigo di Dio. Di castighi è piena la Bibbia”: lo dice don Michele Delle Foglie, parroco a Grumo Appula Bari.
Don Michele, la Chiesa è scossa dal virus, tanto da non poter celebrare con il popolo la Settimana Maggiore e la Pasqua…
“Sono convinto che dietro il virus ci sta la mano del demonio al quale Dio permette di agire in alcuni momenti della storia. Del resto basta leggere il Terzo Segreto di Fatima per capire qualche cosa. Dice: ci saranno terremoti, malattie, ed invita alla conversione, al pentimento, alla penitenza, cose che noi non facciamo. Anzi andiamo in senso opposto. Anche a Medjugorje la Madonna afferma le stesse cose e tra le apparizioni di Fatima e Medjugorje esiste un legame molto stretto”.
Vi è chi parla di castigo di Dio…
“E’ un castigo di Dio come ammonimento a farci cambiare rotta, per la purificazione personale. Una lezione. Chi afferma che Dio non manda castighi, non capisce niente di teologia o è in cattiva fede. La Bibbia, Antico e Nuovo Testamento, è piena di castighi di Dio. Dio è somma misericordia, ma anche somma giustizia e non possiamo limitarci ad un infantile misericordismo vedendo solo l’aspetto orizzontale e mai quello verticale della fede”.
Messe senza popolo…
“Abbiamo supplito sin qui con i mezzi della tecnologia, però temo che la gente perda la costanza a venire in chiesa. Strano Paese: aperte le profumerie, chiuse le chiese. Credo che sia importante lasciarle aperte almeno per la preghiera individuale sono un segno”.
Domenica delle Palme, quale il senso teologico?
“Gesù entra acclamato da Re. Ma è un Re che la gente ha frainteso, un Re della Pace. La gente lo osanna. Con la stessa disinvoltura in poco tempo ne invocherà la crocifissione. E’ il dramma anche antropologico del nostro tempo, quando si passa con superficialità e moda dall’acclamazione al ripudio”.
Bruno Volpe