Don Gianni Sini, esorcista e parroco di Nostra Signora de La Salette ad Olbia non ha dubbi: dietro il Blue Whale “ci sono le sette” e “si intravede un segno demoniaco” perché il Maligno “gioisce per tutto ciò che è negazione della vita dell’uomo e della sua dignità”, ha spiegato all’Adnkronos. “È una forma di plagio, di condizionamento psicologico: lo chiamano Blue Whale perché, così come la balena perde l’orientamento e va a ‘spiaggiarsi’, allo stesso modo i ragazzi sono portati fuori strada, fino a perdere i punti di riferimento della loro vita”. Il Blue Whale (“Balena Blu”) di cui parla l’esorcista sardo è il macabro rituale che sta diffondendosi tra gli adolescenti in alcune parti del mondo e che solo in Russia, dove è stato creato, ha causato 157 morti accertati.
La trasmissione di Italia1 “Le IENE” ha segnalato la pericolosità di questa macabra forma di istigazione al suicidio online ricordando che le vittime di questo perverso “gioco” vengono trascinate per 50 giorni in prove pericolose, sempre più forti, fino ad arrivare al suicidio. Tramite internet, i social network in particolare, nelle fasi iniziali del Blue Whale vengono rivolte una serie di precise richieste alla vittima – e c’è un istigatore a cui bisogna raccontare tutto e inviare foto e da cui si ricevono i materiali audio-video – come incidersi sulla mano con il rasoio la scritta “f57”, alzarsi alle 4.20 del mattino e guardare video psichedelici e dell’orrore, farsi 3 tagli non troppo profondi sul braccio con un rasoio, disegnare balene, incidersi un “yes” su una gamba se si è pronti a “diventare una balena” mentre se non si è “pronti” occorre tagliarsi molte volte per punirsi, scrivere “io sono una balena” nello status di Facebook, poi svegliarsi alle 4.20 del mattino e andare su palazzi, ponti, gru, tetti altissimi rimanendo sui bordi o stare in bilico sui binari di una stazione ferroviaria (il tutto “certificato” da selfie da mandare all’istigatore), incidersi con il rasoio una balena sulla mano, ascoltare la musica satanica che invia l’istigatore, tagliarsi il labbro e passare un ago sulla mano più volte, avere prima una conversazione “con un’altra balena” e poi incontrarla veramente.
Quindi l’istigatore indicherà “alla balena” la data della morte che dovrà essere accettata e non bisogna parlarne con nessuno. Dal 30 al 49 “livello” del “gioco”, è necessario svegliarsi ogni giorno alle 4.20 del mattino, guardare i video horror e ascoltare la musica inviate dall’istigatore, farsi un taglio sul corpo al giorno, parlare con “altre balene”. Al 50 giorno si salta da un edificio alto e ci si uccide, possibilmente video-riprendendosi o facendosi video-riprendere. La Polizia italiana, dopo la denuncia delle IENE ha consigliato ai genitori di monitorare i figli. Adesso don Gianni svela di avere parlato con “alcuni giovani, preoccupati dopo aver visto dei tagli sul braccio di un loro coetaneo”.
Matteo Orlando