“Al summit sugli abusi sessuali, la Chiesa ha rinunciato alla chiarezza, inspiegabile il silenzio sull’omosessualità”. Lo afferma in questa intervista che ci ha dato don Gabriele Mangiarotti, curatore ed animatore di Cultura Cattolica.
Don Gabriele, in Vaticano hanno discusso di abusi sessuali sui minori compiuti da uomini del clero, che ne pensa?
” Certamente parlare di questi temi è positivo e fa bene. Ma sinceramente in questa circostanza la Chiesa ha rinunciato alla chiarezza, trovo inspiegabile il silenzio sul tema omosessualità al suo interno, che è lo stesso grave”.
Insomma, è mancata una discussione franca…
” Certo. Non se è parlato, perchè manca il coraggio della chiarezza e quello di affrontare un argomento scottante, politicamente scorretto. Si ha forse il timore di passare per omofobi. Oggi nella Chiesa esiste questa tendenza a creare ponti e non muri, ma talvolta questo ci porta ad ignorare la Verità. La chiarezza, ad ogni livello, sembra fare paura. Non possiamo, per il gusto di assecondare le mode, andare contro la Parola, la tradizione e la dottrina. Occorre sempre affermare la Verità, sia pur nella carità, il bene è bene, il male è male. In poche parole, non ci è dato di traccheggiare”.
Insomma, che giudizio attribuisce al summit?
” Il non aver neppure sfiorato il tema dell’ omosessualità nella Chiesa è un’ occasione mancata”.
Cosa pensa del libro Sodoma?
” Io non so dove abbia contato tutti quei preti gay, una balla ed anche una colossale idiozia. In realtà con quel libro si vuole fare passare la tesi della potente lobby gay che l’ omosessualità è uguale alla eterosessualità, che i rapporti tra uomini siano normali e così non è. Lo ripeto: la Chiesa non è un formicaio di gay, anche se il problema esiste e non possiamo ignorarlo, va affrontato. Le notti brave e le porcherie di alcuni sacerdoti non devono mai ricadere su tanti ministri onesti e santi, è disgustoso”.
L’ autore di Sodoma, per sua ammissione, ha soggiornato in Vaticano…
” Se questo è vero, lo trovo molto strano ed anche inopportuno. Da quello che emerge nel libro, sarebbe stato autorizzato da monsignor Ricca, quello del chi sono io per giudicare e allora sappiamo chi egli sia. Il libro è un’ operazione contro la Chiesa”.
E la pedofilia?
” Un crimine, ma non è diffusa solo nella Chiesa, anzi lo è di più in famiglie,lavoro e in altre parti della società”.
Bruno Volpe