“Guardo questo popolo ferito e lo ringrazio. Piange solo chi ama davvero”. Don Maurizio Patriciello, il coraggioso parroco di Caivano ( Napoli) in prima linea nella lotta alle ecomafie, analizza le reazioni dei suoi concittadini dopo la morte di Maradona e il rapporto della città con Dieguito.
Don Maurizio, tantissimi napoletani hanno pianto…
” In un mondo che ha paura dei sentimenti, che fa a gara a nasconderli, ben vengano le lacrime. Nelle storie di amore piange chi ama realmente. Io guardo da lontano questo popolo ferito e lo ringrazio della sua commozione, piange e versa lacrime colui che ama e va in controtendenza rispetto ad un modo di vivere algido, distaccato, freddo. Certo, in ottica cristiana la morte non è tutto, anzi. Un credente ad un funerale non dovrebbe piangere, ma l’ amore, la commozione superano spesso la dimensione della fede. Quella gente che ha versato lacrime, sia pur in modo non teologicamente esatto, ha dato la dimostrazione che esiste un’ altra dimensione, che non finisce tutto adesso . Inoltre ci ha detto, davanti a tanti commenti fatti da intellettuali , che non si vive solo di ragione, ma conta anche la dimensione del cuore. “
Tanti hanno sostenuto che così si santifica un personaggio, grande giocatore, ma non brillante nella vita privata..
“Dobbiamo rispettare sempre la persona, ognuno ha le sue fragilità e a noi non sta giudicare. Del resto, quando si è davanti a personaggi del genere, ricchi, fortunati, con patrimoni enormi, un pizzico di invidia ci sta sempre”.
Hanno scritto che faceva uso di cocaina..
” Senta, io sono parroco in una parte di Napoli che è la più grande piazza europea di spaccio e so che cosa è la droga. Ritengo che un argomento simile richieda maggior ponderazione e riflessione “.
Che rapporto c’ era tra Napoli e Maradona?
” Non solo calcistico, ma sociale. Da sacerdote potrei parlare di paganesimo davanti ad altarini ed edicole, non me la sento, non è giusto verso quella gente. Fa parte di un legame di amore e l’ amore è sentimento positivo in un tempo freddo”.
Hanno criticato gli assembramenti davanti allo stadio San Paolo..
” In ogni manifestazione ci stanno bene e male e nessuno può separare rigorosamente le due sfere. Quel calore fa parte dei sentimenti di cui parlavo”.
Un politico in tv, Maurizio Gasparri, ha detto che bisognava disperdere gli assembramenti e che De Luca è stato inerte…
” In tv ho sentito tutto e il contrario di tutto ed ho letto molto. Disperdere con la forza quel tipo di assembramento che aveva a che fare con Maradona e la sua morte, in un contesto provato come quello napoletano, sarebbe stato rischioso. Le autorità lo hanno considerato “.
Bruno Volpe