L’arcivescovo canadese Paul-André Durocher ha proposto, durante il Sinodo dei Vescovi sulla famiglia che si sta tenendo a Roma, che anche le donne possano essere ordinate diaconesse. “Penso che dovremmo cominciare seriamente ad esaminare tale possibilità”, ha detto, spiegando che “questa può essere una risposta alla domanda di oggi sul come raggiungere una maggiore partecipazione delle donne nella Chiesa”.
Nella Chiesa cattolica, il diacono annuncia il Vangelo, può celebrare alcuni Sacramenti (il battesimo, il matrimonio e i funerali), assiste il vescovo e il sacerdote nella celebrazione della Santa Messa, può predicare l’omelia, dare la comunione e, soprattutto, è chiamato a mostrare un amore preferenziale per i poveri e gli ultimi. L’arcivescovo canadese suggerisce anche che le donne occupino posizioni di rilievo nella Curia Romana e invita le coppie sposate cristianamente, adeguatamente formate, ad intervenire con il celebrante, durante le omelie domenicali, per dare la loro testimonianza di vita e di famiglia.
Maria Rocca
Ma non era un Sinodo sulla famiglia? E allora perché è uscito fuori tutto il putridume progressista e radical (incluso questa boiata, che suppongo affonderà le sue radici nelle presunte “diaconesse”, in realtà mai esistite come ministri ordinari)? Mamma mia, più va avanti questa fiera della volgarità e delle sciocchezze e più mi rendo conto di come questo Sinodo sia uno strumento da parte di Dio per punire noialtri che non abbiamo più fede. E’ una punizione divina, non una grazia sentire questi sproloqui e leggere simili “proposte” (leggasi: occhiolini al mondo ed al femminismo da parte di una Chiesa che, ormai, è sempre più tentata di prostituirsi col mondo), altro che parresia e menate varie!