1La scorsa domenica di Pasqua, giorno della Resurrezione di Nostro Signore, Dio ha richiamato a sé Suor Angelica, al secolo Rita Rizzo, nota negli USA e nel mondo per aver fondato EWTN (Eternal Word Television Network), la più grande rete di televisioni cattoliche: 260 milioni di spettatori in quasi 150 paesi. Il network trasmette senza pubblicità programmi di cultura religiosa, teologia, evangelizzazione e messe, anche vetus ordo; è proprietario, da alcuni anni, della rivista cattolica National Catholic Register.
Suor Angelica nacque in una famiglia italo-americana dell’Ohio. Visse un’infanzia difficile, abbandonata dal padre e costretta ad una vita di miseria insieme alla madre. Da adolescente soffrì di gravi dolori allo stomaco apparentemente inguaribili, che terminarono dopo una novena a Santa Teresa di Lisieux. Questo episodio contribuì a convincerla di aver ricevuto la chiamata di Dio, così entrò nell’ordine delle Clarisse dell’Adorazione Perpetua di Cleveland. Un altro passaggio delicato della sua vita – il rischio di rimanere paralizzata in seguito ad una caduta – la spinse ad iniziare un’intensa attività di evangelizzazione delle comunità afro-americane degli Stati Uniti.
Come parte del suo apostolato si dedicò prima ad un programma radiofonico, poi ad uno televisivo ospitato da un’emittente locale; con la quale ruppe, dopo aver appreso che trasmetteva film blasfemi. Senza alcuna esperienza gestionale e con solo duecento dollari in banca, basandosi solo sull’aiuto della Provvidenza Divina, fece nascere EWTN… nel garage del monastero, proprio come tante aziende della Silicon Valley. Suor Angelica ricevette nel 2009 il premio Pro Ecclesia et Pontifice da parte di Benedetto XVI; lo scorso Febbraio Francesco le ha rivolto uno speciale saluto durante il suo viaggio a Cuba.
Due episodi significativi ci fanno capire la determinazione della suora, determinata ad impedire ogni deriva “liberal” della Chiesa d’America. Nel 1993 denunciò una rappresentazione della Passione in cui, inspiegabilmente, il ruolo di Cristo era interpretato da una donna. Ripresa dall’arcivescovo di Milwaukee, Rembert Weakland, secondo il quale aveva profferito “giudizi non cristiani, offensivi e divisivi”, Suor Angelica rispose che se l’arcivescovo non si rendeva conto dell’offesa recata a Cristo da quella rappresentazione allora avrebbe fatto meglio a “mettere la testa nel gabinetto”. Usò la sua verve anche nei confronti dell’arcivescovo di Los Angeles, Roger Mahony, per la pubblicazione di una guida sull’Eucaristia che non dava la giusta evidenza al concetto di Presenza Reale.
Il secondo episodio è una testimonianza di un convertito, riportata da LifeSiteNews. Paul Darrow era un omosessuale libertino ed ateo, apparentemente felice di condurre una vita lussuriosa. Un giorno sintonizzò per caso il televisore su EWTN e notò una strana “suora pirata”. Suor Angelica all’epoca era reduce da un infarto che l’aveva lasciata con una paralisi parziale del viso: un occhio era coperto da una benda nera stile Capitan Uncino e il suo consueto sorriso era stato rimpiazzato da una smorfia. Insomma, tutto il contrario delle buone pratiche di telegenicità; un destino simile a quello che subì Giovanni Paolo II alla fine della sua vita. La reazione ironica da parte di Darrow e del suo compagno era inevitabile. Eppure l’uomo fu attratto da qualcosa che la suora disse: successivamente prese a seguire EWTN di nascosto dal compagno e dai suoi amici. Qualche anno dopo era un felice convertito cattolico, testimonial di Courage, l’organizzazione che promuove la castità presso le persone con tendenze omosessuali che vogliono vivere nella legge di Dio.
Suor Angelica ci lascia una testimonianza preziosa sul valore dell’evangelizzazione e sull’efficacia di un linguaggio franco e diretto, senza contorsionismi “piacioni”. Il suo “segreto”? La devozione al Santissimo Sacramento, la pratica dell’adorazione, la preghiera a Maria, l’imitazione di Santa Chiara.
Altre chicche su Madre Maria Angelica dell’Annunciazione (al secolo Rita Rizzo): il Times l’ha definita “la donna cattolica più influente d’America”
Nulla poté fermarla, nemmeno le titubanze (quando non le aperte ostilità) delle gerarchie ecclesiastiche che poco credevano nei suoi progetti. Madre Angelica confidava ciecamente nella Provvidenza che le si palesò davanti con il volto del filantropo newyorchese Peter Grace e con quello dell’avvocato d’affari Bill Steltemeier che lasciò tutto per seguirla e fondare con lei la Ewtn (il 15 agosto 1981, solennità dell’Assunzione di Maria, altra data non casuale)
La Chiesa statunitense puntò sul network Ctna, che non nascondeva le proprie simpatie liberal. Oggi la Ctna non esiste più. La Ewtn di Madre Angelica trasmette 24 ore su 24 e da lavoro a quasi 400 persone.
Madre Angelica sulle verità di fede e sul magistero non transigeva: non amava i teologi dissidenti, non ospitava nei suoi studi vescovi “modernisti”. Le critiche non mancarono, così come gli elogi. Fra i più importanti quelli pubblici di San Giovanni Paolo II e, il 12 febbraio, quello di papa Francesco: «A Madre Angelica, con la mia benedizione. Le chiedo di pregare per me, ne ho bisogno. Dio ti benedica, Madre Angelica».
Convinta della necessità di ampliare l’audience della sua emittente le capitò di ordinare un apparecchio satellitare dalle enormi dimensioni e dal prezzo salatissimo. Alla consegna, non avendo i dollari necessari per pagarlo, si ritirò in preghiera rivolgendosi così a Dio: «Signore, ho pensato che tu volessi questo satellitare, ora dammi i soldi di cui ho bisogno!». Poco dopo ricevette una telefonata dalle Bahamas: un miliardario americano aveva deciso di farle una donazione di 600 mila dollari.
Nel 2009 Benedetto XVI la insignì dell’onorificenza Pro Ecclesia et Pontifice, uno dei più alti riconoscimenti concessi dalla Chiesa per un religioso o un laico
L’attuale direttore di Ewtn, Raymond Arroyo, ha sottolineato: «Il suo ministero attivo correva parallelo a quello di Giovanni Paolo II e lei lo ha seguito nel momento in cui tante persone stavano minando l’autorità della Chiesa, distorcendo la storia e la natura della liturgia e della pietà popolare, e in un periodo di confusione sull’insegnamento cattolico»
Diceva Madre Angelica: «Quelli che dicono la verità ti amano. Quelli che ti dicono quello ti vuoi sentir dire amano sé stessi».
Ha avuto visioni mistiche di Gesù Bambino regolarmente. Nel 1995 quando si recò missioni in Colombia, ha avuto un incontro con Gesù. Un’immagine a grandezza naturale del Bambino Divino (Bambino Gesù di Praga) le ha parlato chiedendogli di costruire una chiesa. E lo ha fatto: il Santuario del Santissimo Sacramento a Hanceville, Alabama.
Teo, quando ho cercato le fonti, mi è venuta in mente un’altra storia: quella di una suora tedesca, inviata a fondare un monastero in mezzo al nulla, in uno stato meridionale degli USA. Non ha niente, nessun mezzo: eppure la Provvidenza le manda, poco per volta, gli uomini e le risorse per arrivare alla meta. La storia è raccontata nel film “I gigli del campo” ed è basata su una storia vera. Come suggerisce il richiamo alla frase evangelica nel titolo, Dio provvede alle necessità di chi ha fede. Noi siamo qui a scervellarci per cercare soluzioni; creiamo filosofie, buone pratiche; mettiamo su tavoli di discussione; analisi sociologiche; di tutto e di più. E siamo sempre più nei guai. Preghiera e misticismo non sono quasi più citate (il termine “misticismo”, poi, viene totalmente deformato nel senso). Eppure queste sante sono lì, con il loro esempio, a darci la dimostrazione pratica che la soluzione è proprio partire dalla preghiera, intensa. E poi Dio ci manda quello di cui abbiamo bisogno. Fino a che punto dovremo sbattere il naso per tornare sulla strada giusta?