Il Vangelo del giorno
Venerdì 12 maggio 2023
Giovanni 15, 12-17
Dal vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.
Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».
COMMENTO DI DON RUGGERO GORLETTI
«Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando». Un’amicizia davvero particolare quella con Gesù: sei mio amico se fai quello che ti ordino! Ma non è una frase senza senso! Il Signore ci ama davvero, ci stima, al punto di averci fatto oggetto della sua predilezione («non voi avete scelto me ma io ho scelto voi»), nutre per noi l’amore più grande e più vero («nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici»), ma ci avvisa che per rimanere nella sua amicizia, nel suo amore, è necessario obbedire alla sua parola. Sembra un controsenso, ma non è così: le parole del Signore, i suoi insegnamenti, i suoi comandi, sono spirito e vita. Ci permettono di vivere in pienezza, evitando il peccato, che fa male alla nostra umanità, che deturpa la nostra stessa identità di esseri creati ad immagine e somiglianza di Dio. Per questo ci chiede di fare ciò che comanda: perché è solo nell’obbedienza alla volontà di Dio che noi possiamo davvero essere noi stessi e possiamo davvero essere felici.
La nostra relizzazione e’costituita dal fare aderirela volontà’ nostra a quella di Dio.Ad immagine di Dio.Dio in noi e noi in Dio,per quanto in noi sia possibile.